Una vita dedicata al sociale. Una donna di cuore, decisa, intraprendente, piena di vitalità ma anche schiva, non le piaceva parlare di fornte alle telecamere. Tutto quello che faceva per gli altri veniva dal cuore. Si è spenta questa mattina ll'età di 90 anni Luciana Previtali Radici. Nata a Bergamo il 13 dicembre del 1925, nel 46 aveva sposato l'imprenditore tessile Gianni Radici. A soli vent'anni la «signora Luciana» - come tutti la chiamavano - si trasferisce a Leffe, paese natale di Gianni: dal matrimonio nascono sei figli. Due grandi dolori nella sua vita el 2002 la tragica scomparsa del figlio il famoso sciatore Fausto e nel 2005 quella del marito Gianni aall'età di 81 anni.. Fin da quando aveva 30 anni, Luciana Radici ha sempre profuso profonde energie in attività benefiche per lo sviluppo sociale. Significativo il contributo dato all'istituto «Mario Negri», a sostegno della ricerca scientifica, e agli Ospedali Riuniti di Bergamo, per la realizzazione del nuovo dipartimento di pediatria e dei reparti di oncologia, neurologia e patologia neonatale. A riconoscimento del suo impegno, oltre all'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana conferitale nel 2012, a marzo 2008 ha ricevuto il premio «Rosa Camuna» della Regione Lombardia.
Una vita dedicata al sociale. Una donna di cuore, decisa, intraprendente, piena di vitalità ma anche schiva, non le piaceva parlare di fornte alle telecamere. Tutto quello che faceva per gli altri veniva dal cuore. Si è spenta questa mattina ll'età di 90 anni Luciana Previtali Radici. Nata a Bergamo il 13 dicembre del 1925, nel 46 aveva sposato l'imprenditore tessile Gianni Radici. A soli vent'anni la «signora Luciana» - come tutti la chiamavano - si trasferisce a Leffe, paese natale di Gianni: dal matrimonio nascono sei figli. Due grandi dolori nella sua vita el 2002 la tragica scomparsa del figlio il famoso sciatore Fausto e nel 2005 quella del marito Gianni aall'età di 81 anni.. Fin da quando aveva 30 anni, Luciana Radici ha sempre profuso profonde energie in attività benefiche per lo sviluppo sociale. Significativo il contributo dato all'istituto «Mario Negri», a sostegno della ricerca scientifica, e agli Ospedali Riuniti di Bergamo, per la realizzazione del nuovo dipartimento di pediatria e dei reparti di oncologia, neurologia e patologia neonatale. A riconoscimento del suo impegno, oltre all'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana conferitale nel 2012, a marzo 2008 ha ricevuto il premio «Rosa Camuna» della Regione Lombardia.