Lo scorso anno si è concluso con un allarme, e quello nuovo si è aperto con la medesima, alta preoccupazione: a causare uno stato diffuso di ansia è la meningite. Alcuni decessi che sono stati registrati in zone dell'Italia centro-meridionale hanno contribuito a far crescere nella popolazione la convinzione di essere in presenza di una situazione di elevata diffusione della malattia.
Le cose non stanno così, sicuramente non in Lombardia. Data la preoccupazione dell'opinione pubblica, la Regione ha deciso di andare incontro a chi sceglie di sottoporsi alla vaccinazione, anche se al momento non esiste alcuna ragione che giustifichi l'assalto alle farmacie. «La situazione è esattamente sovrapponibile a quella degli anni precedenti: anzi, abbiamo avuto un lieve calo rispetto agli anni precedenti» assicura Giancarlo Malchiodi, direttore sanità pubblica Ats Bergamo.
Lo scorso anno si è concluso con un allarme, e quello nuovo si è aperto con la medesima, alta preoccupazione: a causare uno stato diffuso di ansia è la meningite. Alcuni decessi che sono stati registrati in zone dell'Italia centro-meridionale hanno contribuito a far crescere nella popolazione la convinzione di essere in presenza di una situazione di elevata diffusione della malattia.
Le cose non stanno così, sicuramente non in Lombardia. Data la preoccupazione dell'opinione pubblica, la Regione ha deciso di andare incontro a chi sceglie di sottoporsi alla vaccinazione, anche se al momento non esiste alcuna ragione che giustifichi l'assalto alle farmacie. «La situazione è esattamente sovrapponibile a quella degli anni precedenti: anzi, abbiamo avuto un lieve calo rispetto agli anni precedenti» assicura Giancarlo Malchiodi, direttore sanità pubblica Ats Bergamo.