2.650 sono i chilometri che dividono Rafah, Palestina, da Bergamo, la guerra dalla pace. Mohammed Abualkheir ha 43 anni, da tempo vive e lavora a Bergamo come medico dei Centri Sportivi CSC dopo essere arrivato in Italia nel 2000 per studiare a Brescia. La sua famiglia è ancora in Palestina, in uno dei luoghi più tristemente noti a causa del conflitto in corso. Dopo l'inizio della guerra, insieme alla moglie, anche lei palestinese, da marzo è riuscito a far arrivare dalla Palestina 13 familiari, autorizzati grazie alla collaborazione del consolato italiano. Tra loro c'è anche anche sua sorella, ma non sua madre che ha deciso di rimanere a Rafah per non lasciare soli gli altri figli, anche se la casa è stata distrutta dai bombardamenti: a Rafah ha ancora una trentina di parenti, costretti a vivere in tende sul mare perchè l'unica via d'uscita non c'è più, sono senza cibo e senza le minime condizioni igieniche. Con la testa a quanto sta succedendo in patria, questo gruppo di tredici palestinesi adesso sta imparando la lingua italiana a Bergamo per provare a entrare nel mondo del lavoro e iniziare una nuova vita. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.
2.650 sono i chilometri che dividono Rafah, Palestina, da Bergamo, la guerra dalla pace. Mohammed Abualkheir ha 43 anni, da tempo vive e lavora a Bergamo come medico dei Centri Sportivi CSC dopo essere arrivato in Italia nel 2000 per studiare a Brescia. La sua famiglia è ancora in Palestina, in uno dei luoghi più tristemente noti a causa del conflitto in corso. Dopo l'inizio della guerra, insieme alla moglie, anche lei palestinese, da marzo è riuscito a far arrivare dalla Palestina 13 familiari, autorizzati grazie alla collaborazione del consolato italiano. Tra loro c'è anche anche sua sorella, ma non sua madre che ha deciso di rimanere a Rafah per non lasciare soli gli altri figli, anche se la casa è stata distrutta dai bombardamenti: a Rafah ha ancora una trentina di parenti, costretti a vivere in tende sul mare perchè l'unica via d'uscita non c'è più, sono senza cibo e senza le minime condizioni igieniche. Con la testa a quanto sta succedendo in patria, questo gruppo di tredici palestinesi adesso sta imparando la lingua italiana a Bergamo per provare a entrare nel mondo del lavoro e iniziare una nuova vita. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.