Sta facendo molto discutere il pronunciamento della Cassazione che ha aperto al ricorso della difesa di Totò Riina, capo di Cosa Nostra, che da tempo chiede per il suo assistito il differimento della pena o la detenzione ai domiciliari in ragione del suo stato di salute: una richiesta che ora deve tornare al Tribunale di sorveglianza di Bologna, che respingendo un'analoga richiesta in passato non aveva verificato e motivato "se lo stato di detenzione comporta una sofferenza o un'afflizione di tale intensità" da andare oltre la "legittima esecuzione di una pena". Abbiamo raccolto il commento di Franca Evangelista, moglie di Gaetano Giordano, ucciso a Gela nel 1992 per avere rifiutato di pagare il pizzo. Oggi è sepolto ad Almè.
Sta facendo molto discutere il pronunciamento della Cassazione che ha aperto al ricorso della difesa di Totò Riina, capo di Cosa Nostra, che da tempo chiede per il suo assistito il differimento della pena o la detenzione ai domiciliari in ragione del suo stato di salute: una richiesta che ora deve tornare al Tribunale di sorveglianza di Bologna, che respingendo un'analoga richiesta in passato non aveva verificato e motivato "se lo stato di detenzione comporta una sofferenza o un'afflizione di tale intensità" da andare oltre la "legittima esecuzione di una pena". Abbiamo raccolto il commento di Franca Evangelista, moglie di Gaetano Giordano, ucciso a Gela nel 1992 per avere rifiutato di pagare il pizzo. Oggi è sepolto ad Almè.