La lotta all'evasione fiscale rimpingua le casse dei Comuni bergamaschi: l'esempio più lampante arriva da Palafrizzoni che ha recuperato oltre 470mila euro, settima città italiana in questa speciale graduatoria. Tutto grazie all'attività di accertamento svolta in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate che garantisce ai Comuni il 100% delle somme riscosse a seguito delle verifiche nate dalle indicazioni del personale municipale attraverso un'apposita piattaforma mediatica. Le segnalazioni riguardano immobili di proprietà non inseriti nelle dichiarazioni dei redditi, contratti di locazione non registrati, omesse dichiarazioni dell'Imu o della tassa rifiuti, attività economiche senza partita Iva o che si qualificano come enti non commerciali, ma realizzano attività a scopo di lucro. Attualmente nella nostra provincia sono 68 i municipi che hanno firmato protocolli d'Intesa con l'Agenzia delle Entrate, cui si aggiungeranno a breve Chiuduno e Gazzaniga che stanno chiudendo l'iter. Dai dati relativi al 2015 emerge che in 36 comuni bergamaschi è stato recuperato un totale di più di un milione di euro, miglior dato della Lombardia, meglio di Brescia e Milano: quasi 120mila solo a Clusone, oltre 100mila a Cividate al Piano, poco meno a Terno d'Isola. I dati relativi al 2016 sono attesi nel prossimo autunno, nel frattempo il numero dei Comuni bergamaschi convenzionati è destinato a salire ulteriormente. Anche se il vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi fa notare come, dopo i grandi numeri, ora sia più difficile scovare irregolarità eclatanti: nel 2014 Palafrizzoni recuperò oltre un milione di euro, più del doppio di oggi. Che non è necessariamente un dato negativo, secondo Gandi: significa invece vivere in una città più onesta, almeno verso il fisco.
La lotta all'evasione fiscale rimpingua le casse dei Comuni bergamaschi: l'esempio più lampante arriva da Palafrizzoni che ha recuperato oltre 470mila euro, settima città italiana in questa speciale graduatoria. Tutto grazie all'attività di accertamento svolta in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate che garantisce ai Comuni il 100% delle somme riscosse a seguito delle verifiche nate dalle indicazioni del personale municipale attraverso un'apposita piattaforma mediatica. Le segnalazioni riguardano immobili di proprietà non inseriti nelle dichiarazioni dei redditi, contratti di locazione non registrati, omesse dichiarazioni dell'Imu o della tassa rifiuti, attività economiche senza partita Iva o che si qualificano come enti non commerciali, ma realizzano attività a scopo di lucro. Attualmente nella nostra provincia sono 68 i municipi che hanno firmato protocolli d'Intesa con l'Agenzia delle Entrate, cui si aggiungeranno a breve Chiuduno e Gazzaniga che stanno chiudendo l'iter. Dai dati relativi al 2015 emerge che in 36 comuni bergamaschi è stato recuperato un totale di più di un milione di euro, miglior dato della Lombardia, meglio di Brescia e Milano: quasi 120mila solo a Clusone, oltre 100mila a Cividate al Piano, poco meno a Terno d'Isola. I dati relativi al 2016 sono attesi nel prossimo autunno, nel frattempo il numero dei Comuni bergamaschi convenzionati è destinato a salire ulteriormente. Anche se il vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi fa notare come, dopo i grandi numeri, ora sia più difficile scovare irregolarità eclatanti: nel 2014 Palafrizzoni recuperò oltre un milione di euro, più del doppio di oggi. Che non è necessariamente un dato negativo, secondo Gandi: significa invece vivere in una città più onesta, almeno verso il fisco.