Un fine-settimana con il febbrone: stando ai dati relativi agli accessi al Pronto soccorso del "Papa Giovanni" di Bergamo e dell'ospedale di Seriate, sembrerebbe che il picco dell'influenza abbia ormai varcato le porte della nostra provincia. Oltre 40 persone che accusavano sintomi riconducibili ai 'mali di stagione' si erano già presentate ieri mattina al Bolognini, mentre in serata a Bergamo è stato necessario attivare il Piano emergenze. Sino a ora, l'influenza, pur non essendo esplosa in tutta la sua virulenza, è già costata cara: uno studio della Camera di Commercio di Milano stima che dallo scorso ottobre al 10 gennaio, pur se in maniera inferiore rispetto allo scorso anno, ha inciso sui bilanci delle aziende bergamasche per ben 1,6 milioni di euro, con 21mila giorni complessivi di malattia.
Un fine-settimana con il febbrone: stando ai dati relativi agli accessi al Pronto soccorso del "Papa Giovanni" di Bergamo e dell'ospedale di Seriate, sembrerebbe che il picco dell'influenza abbia ormai varcato le porte della nostra provincia. Oltre 40 persone che accusavano sintomi riconducibili ai 'mali di stagione' si erano già presentate ieri mattina al Bolognini, mentre in serata a Bergamo è stato necessario attivare il Piano emergenze. Sino a ora, l'influenza, pur non essendo esplosa in tutta la sua virulenza, è già costata cara: uno studio della Camera di Commercio di Milano stima che dallo scorso ottobre al 10 gennaio, pur se in maniera inferiore rispetto allo scorso anno, ha inciso sui bilanci delle aziende bergamasche per ben 1,6 milioni di euro, con 21mila giorni complessivi di malattia.