I carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno recuperato biciclette, telai e componenti per le due ruote che erano stati rubati alla "Bianchi", storica azienda del capoluogo della Bassa: il valore commerciale complessivo della merce si aggira attorno ai 70mila euro. Responsabile dei furti sarebbe un operario da anni dipendente della stessa ditta, segnalato ai militari dalla direzione della Bianchi insospettita da operazioni anomale e da una serie di ammanchi. I carabinieri hanno pedinato l'uomo mentre si dirigeva verso la sua abitazione a bordo di un furgoncino: all'interno del veicolo, i militari hanno trovato due bicilette; entrati in casa, hanno poi trovato il grosso della refurtiva. Interrogato, l'uomo non ha potuto che ammettere le sue responsabilità: tutto sarebbe iniziato con alcuni pezzi di ricambio prelevati per amici e conoscenti. L'operaio si sarebbe poi lasciato 'prendere la mano', fino a impossessarsi della merce recuperata dai carabinieri. L'uomo, che rischia il licenziamento, è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.
I carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno recuperato biciclette, telai e componenti per le due ruote che erano stati rubati alla "Bianchi", storica azienda del capoluogo della Bassa: il valore commerciale complessivo della merce si aggira attorno ai 70mila euro. Responsabile dei furti sarebbe un operario da anni dipendente della stessa ditta, segnalato ai militari dalla direzione della Bianchi insospettita da operazioni anomale e da una serie di ammanchi. I carabinieri hanno pedinato l'uomo mentre si dirigeva verso la sua abitazione a bordo di un furgoncino: all'interno del veicolo, i militari hanno trovato due bicilette; entrati in casa, hanno poi trovato il grosso della refurtiva. Interrogato, l'uomo non ha potuto che ammettere le sue responsabilità: tutto sarebbe iniziato con alcuni pezzi di ricambio prelevati per amici e conoscenti. L'operaio si sarebbe poi lasciato 'prendere la mano', fino a impossessarsi della merce recuperata dai carabinieri. L'uomo, che rischia il licenziamento, è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.