Un duomo gremito ha accolto la statua della Madonna di Fatima, giunta a Bergamo dal Duomo di Milano, in un itinerario che la porta in tutte le cattedrali lombarde. Ad accoglierla il vescovo di Bergamo, monsignor Beschi, che nella sua omelia ha sottolineato i parallelismi tra la vicenda accaduta esattamente un secolo fa, il 13 maggio 1917, in Portogallo, e la situazione che il mondo vive oggi. "Quelli", ha affermato il Vescovo, "erano tempi nei quali l'Europa era devastata dalla guerra. A quel conflitto ne hanno fatto seguito altri, e il rischio, come ha detto Papa Francesco, è che si viva anche oggi in una situazione di guerra perenne, in tante parti del mondo". Monsignor Beschi ha poi sottolineato come la vicenda dei tre pastorelli di Cova da Iria debba fungere da insegnamento e monito per tutti noi. "Per manifestarsi, Dio non sceglie i grandi e i potenti: come fece in quel giorno lontano" ha continuato il Vescovo, "sono i più piccoli tra di noi, le persone fragili come quei bambini a essere più di altri pronti ad accogliere il segno della presenza di Dio". Due di quei bambini, Francisca e Jacinto, sono stati dichiarati santi sabato a Fatima da Papa Bergoglio. Della terza bambina, Lucia, scomparsa nel 2005, è in corso il processo di beatificazione.
Un duomo gremito ha accolto la statua della Madonna di Fatima, giunta a Bergamo dal Duomo di Milano, in un itinerario che la porta in tutte le cattedrali lombarde. Ad accoglierla il vescovo di Bergamo, monsignor Beschi, che nella sua omelia ha sottolineato i parallelismi tra la vicenda accaduta esattamente un secolo fa, il 13 maggio 1917, in Portogallo, e la situazione che il mondo vive oggi. "Quelli", ha affermato il Vescovo, "erano tempi nei quali l'Europa era devastata dalla guerra. A quel conflitto ne hanno fatto seguito altri, e il rischio, come ha detto Papa Francesco, è che si viva anche oggi in una situazione di guerra perenne, in tante parti del mondo". Monsignor Beschi ha poi sottolineato come la vicenda dei tre pastorelli di Cova da Iria debba fungere da insegnamento e monito per tutti noi. "Per manifestarsi, Dio non sceglie i grandi e i potenti: come fece in quel giorno lontano" ha continuato il Vescovo, "sono i più piccoli tra di noi, le persone fragili come quei bambini a essere più di altri pronti ad accogliere il segno della presenza di Dio". Due di quei bambini, Francisca e Jacinto, sono stati dichiarati santi sabato a Fatima da Papa Bergoglio. Della terza bambina, Lucia, scomparsa nel 2005, è in corso il processo di beatificazione.