La nuova sede della Gamec, la Galleria d'arte moderna e contemporanea, non più gli ex Magazzini Generali o nel palazzo di piazza della Libertà ma nel Palazzetto dello Sport. Sarebbe questa, in ultima istanza, la decisione della giunta Gori. Una soluzione un pò a sorpresa visto che per l'ipotesi Magazzini Generali la Fondazione Banca Popolare ha messo sul piatto 4,5 milioni di euro. E proprio per la riconferma del finanziamento, nelle prossime settimane, il Comune sottoporrà alla Fondazione lo studio di fattibilità del nuovo progetto. Questa ipotesi, tuttavia, presuppone che si sia sbloccata la questione della costruzione del nuovo palasport nell'area ex Ote, 97 mila metri quadri tra le vie Bianzana e Serassi, nei pressi del cimitero, il cui progetto di recupero è fermo da anni. Un luogo in posizione strategica visto che si è a poche centinaia di metri dalla circonvallazione e da via Corridoni. Una decisione, dunque, che porterebbe in seno due buone notizie anche se i tempi non sono certo stretti. Se tutto andasse liscio, infatti, ci vorrebbero alemno tre anni per passare dalle parole ai fatti.
La nuova sede della Gamec, la Galleria d'arte moderna e contemporanea, non più gli ex Magazzini Generali o nel palazzo di piazza della Libertà ma nel Palazzetto dello Sport. Sarebbe questa, in ultima istanza, la decisione della giunta Gori. Una soluzione un pò a sorpresa visto che per l'ipotesi Magazzini Generali la Fondazione Banca Popolare ha messo sul piatto 4,5 milioni di euro. E proprio per la riconferma del finanziamento, nelle prossime settimane, il Comune sottoporrà alla Fondazione lo studio di fattibilità del nuovo progetto. Questa ipotesi, tuttavia, presuppone che si sia sbloccata la questione della costruzione del nuovo palasport nell'area ex Ote, 97 mila metri quadri tra le vie Bianzana e Serassi, nei pressi del cimitero, il cui progetto di recupero è fermo da anni. Un luogo in posizione strategica visto che si è a poche centinaia di metri dalla circonvallazione e da via Corridoni. Una decisione, dunque, che porterebbe in seno due buone notizie anche se i tempi non sono certo stretti. Se tutto andasse liscio, infatti, ci vorrebbero alemno tre anni per passare dalle parole ai fatti.