Era uno dei più celebri direttori d'orchestra al mondo: Jeffrey Tate è morto nel pomeriggio di ieri, stroncato da un malore, mentre si accingeva a visitare l'Accademia Carrara. Il maestro inglese, 74enne, si trovava in Italia per una serie di concerti. Proveniente da Trento e diretto a Torino, aveva deciso di fare tappa a Bergamo per ammirare i capolavori della pinacoteca (che aveva già visitato in altre occasioni), dopo il restauro del museo. Il malore attorno alle 14.00, mentre Tate stava acquistando il biglietto d'ingresso insieme a un amico. Il direttore d'orchestra si è diretto verso il bagno, ma si è accasciato a terra nella sala guardaroba. Ogni tentativo di soccorso è stato vano: l'uomo è morto sul colpo per un infarto. Tate aveva diretto orchestre nei più prestigiosi teatri e in occasione delle principali rassegne musicali del nostro Paese: la Scala, la Fenice, il San Carlo, il Maggio Musicale di Firenze. Da anni costretto su una sedia a rotelle, era abituato a convivere con la sofferenza: per combatterla, diceva, aveva scelto la musica.
Era uno dei più celebri direttori d'orchestra al mondo: Jeffrey Tate è morto nel pomeriggio di ieri, stroncato da un malore, mentre si accingeva a visitare l'Accademia Carrara. Il maestro inglese, 74enne, si trovava in Italia per una serie di concerti. Proveniente da Trento e diretto a Torino, aveva deciso di fare tappa a Bergamo per ammirare i capolavori della pinacoteca (che aveva già visitato in altre occasioni), dopo il restauro del museo. Il malore attorno alle 14.00, mentre Tate stava acquistando il biglietto d'ingresso insieme a un amico. Il direttore d'orchestra si è diretto verso il bagno, ma si è accasciato a terra nella sala guardaroba. Ogni tentativo di soccorso è stato vano: l'uomo è morto sul colpo per un infarto. Tate aveva diretto orchestre nei più prestigiosi teatri e in occasione delle principali rassegne musicali del nostro Paese: la Scala, la Fenice, il San Carlo, il Maggio Musicale di Firenze. Da anni costretto su una sedia a rotelle, era abituato a convivere con la sofferenza: per combatterla, diceva, aveva scelto la musica.