Era in ferie, ma andava a riscuotere mazzette abusando della sua qualifica di ispettore pubblico. E' stato arrestato per concussione ed ora è in carcere il dipendente di Ats, un 63enne di Nembro, fermato dalla Polizia stradale in flagranza di reato dopo aver intascato 300 euro dalla titolare di un bar di Albino. L'uomo lavora per il Dipartimento di Prevenzione medico Area Igiene-Alimenti e della Sicurezza nutrizionale dell'Ats. Per questa ragione era titolato ad effettuare controlli negli esercizi pubblici. In realtà però abusava della sua carica perchè si era più volte presentato nel tempo presso questo bar di Albino, senza effettuare alcun controllo ma solo esigendo il pagamento di denaro in contante. Quasi un'intimidazione, così è stata letta dalla titolare, che insospettita e già spremuta in due precedenti occasioni, ha deciso di denunciare alla Polizia il fatto. Ed ecco che è scattata la trappola. La titolare ha dato appuntamento all'uomo, che si è presentato e come suo solito ha preteso del denaro che in precedenza era stato siglato per il riconoscimento. Ad attendere l'ispettore fuori dal bar c'era la Polizia Stradale che ha arrestato l'uomo con l'accusa di concussione. Era già stato a riscuotere in questo bar altre due volte. Nel 2011 la prima, quando oltre al denaro consigliò alla donna di "essere carina con lui". Nel 2014 la seconda mazzetta, di 500 euro. Al terzo appuntamento la titolare ha preso il coraggio di denunciare la situazione el'uomo è finito in galera. Gli inquirenti stanno ora cercando di verificare se il caso è isolato o se ci siano state altre richieste di denaro in altri locali. Pertanto se altri titolari di bar ricordano di aver avuto la visita dell'Ispettore dell'Ats di Albino con annessa richiesta di denaro, possono rivolgersi alla Polizia Stradale. La Direzione di ATS Bergamo, in un comunicato, conferma piena fiducia nell' operato della magistratura, confidando che accerti rapidamente i fatti e possa rendere giustizia e nel frattempo ha immediatamente disposto la sospensione del dipendente dal servizio. Simona Befani
Era in ferie, ma andava a riscuotere mazzette abusando della sua qualifica di ispettore pubblico. E' stato arrestato per concussione ed ora è in carcere il dipendente di Ats, un 63enne di Nembro, fermato dalla Polizia stradale in flagranza di reato dopo aver intascato 300 euro dalla titolare di un bar di Albino. L'uomo lavora per il Dipartimento di Prevenzione medico Area Igiene-Alimenti e della Sicurezza nutrizionale dell'Ats. Per questa ragione era titolato ad effettuare controlli negli esercizi pubblici. In realtà però abusava della sua carica perchè si era più volte presentato nel tempo presso questo bar di Albino, senza effettuare alcun controllo ma solo esigendo il pagamento di denaro in contante. Quasi un'intimidazione, così è stata letta dalla titolare, che insospettita e già spremuta in due precedenti occasioni, ha deciso di denunciare alla Polizia il fatto. Ed ecco che è scattata la trappola. La titolare ha dato appuntamento all'uomo, che si è presentato e come suo solito ha preteso del denaro che in precedenza era stato siglato per il riconoscimento. Ad attendere l'ispettore fuori dal bar c'era la Polizia Stradale che ha arrestato l'uomo con l'accusa di concussione. Era già stato a riscuotere in questo bar altre due volte. Nel 2011 la prima, quando oltre al denaro consigliò alla donna di "essere carina con lui". Nel 2014 la seconda mazzetta, di 500 euro. Al terzo appuntamento la titolare ha preso il coraggio di denunciare la situazione el'uomo è finito in galera. Gli inquirenti stanno ora cercando di verificare se il caso è isolato o se ci siano state altre richieste di denaro in altri locali. Pertanto se altri titolari di bar ricordano di aver avuto la visita dell'Ispettore dell'Ats di Albino con annessa richiesta di denaro, possono rivolgersi alla Polizia Stradale. La Direzione di ATS Bergamo, in un comunicato, conferma piena fiducia nell' operato della magistratura, confidando che accerti rapidamente i fatti e possa rendere giustizia e nel frattempo ha immediatamente disposto la sospensione del dipendente dal servizio. Simona Befani