A Bergamo sicurezza nel lavoro “stabile”, ma si piangono ancora troppi drammi. I dati provinciali diffusi dall'INAIL evidenziano infatti una leggerissima diminuzione delle denunce totali per infortuni sul lavoro, scese sotto quota 14mila; sono rimasti uguali, e alti, gli infortuni mortali, 20 come nel 2018, mentre aumentano di poco le denunce di malattie professionali che si avvicinano adesso a 1200 e rappresentano quasi il 30% del dato lombardo. La fotografia bergamasca è che poco più di 15 mila persone ogni anno si ammalano, s’infortunano o muoiono di lavoro. “Numeri drammatici che dicono che la lotta per avere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è ancora purtroppo una priorità sulla quale si deve investire di più – commenta Danilo Mazzola, segretario provinciale della CISL - Prioritarie diventano anche formazione e prevenzione, il lavoro non può e non deve diventare un dramma e il risultato di infortuni mortali zero deve essere l'obiettivo di tutti. Il servizio di Bergamo Tv.
A Bergamo sicurezza nel lavoro “stabile”, ma si piangono ancora troppi drammi. I dati provinciali diffusi dall'INAIL evidenziano infatti una leggerissima diminuzione delle denunce totali per infortuni sul lavoro, scese sotto quota 14mila; sono rimasti uguali, e alti, gli infortuni mortali, 20 come nel 2018, mentre aumentano di poco le denunce di malattie professionali che si avvicinano adesso a 1200 e rappresentano quasi il 30% del dato lombardo. La fotografia bergamasca è che poco più di 15 mila persone ogni anno si ammalano, s’infortunano o muoiono di lavoro. “Numeri drammatici che dicono che la lotta per avere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è ancora purtroppo una priorità sulla quale si deve investire di più – commenta Danilo Mazzola, segretario provinciale della CISL - Prioritarie diventano anche formazione e prevenzione, il lavoro non può e non deve diventare un dramma e il risultato di infortuni mortali zero deve essere l'obiettivo di tutti. Il servizio di Bergamo Tv.