Notte di fuoco, nel vero senso della parola, in Alta Valle Seriana: due incendi, il primo a Fiumenero in località San Rocco lungo i sentieri che portano al Brunone, il secondo di dimensioni ben più ampie poco dopo le 21 nella zona della Selva D'Agnone, a 1500 metri di quota, dove sono bruciati circa 20 ettari di terreno, pascoli e boschi, ben visibili dalla zona degli Spiazzi. In azione oltre venti volontari dei vigili del fuoco di Clusone, coordinati dalla stazione di Gromo del Corpo forestale dello Stato. L'incendio è divampato da Ripa di Gromo sino ai laghetti sopra Valgoglio, scendendo di quota ed interessando anche il comune di Gandellino. Dopo una prima riunione all'alba nella sede della Croce Blu di Gromo, per spegnere le fiamme sono intervenuti due elicotteri che si sono riforniti nel bacino di Cusdura di Gromo e al lago Nero di Valgoglio, l'unico non ancora ghiacciato. A loro si è unito anche un Canadair che si è approvvigionato nel lago d'Iseo. Nel pomeriggio in fumo anche 50 metri quadri di sterpaglie in un prato a Parre, nella zona alta del paese, dove i pompieri sono intervenuti in tempo per evitare il propagarsi delle fiamme. L'incendio di Gromo potrebbe essere di origine dolosa oppure generato da alcune lanterne luminose che posandosi sull'erba secca hanno innescato il fuoco: proprio per il rischio di incendi e per contenere l'inquinamento atmosferico, in queste ore i sindaci di Villa d'Ogna, Ardesio, Castione, Rovetta, Onore, Cerete, Songavazzo, Fino del Monte e a breve anche Piario hanno disposto un'ordinanza di divieto di fuochi d'artificio e di qualsiasi genere sino al 6 Gennaio.
Notte di fuoco, nel vero senso della parola, in Alta Valle Seriana: due incendi, il primo a Fiumenero in località San Rocco lungo i sentieri che portano al Brunone, il secondo di dimensioni ben più ampie poco dopo le 21 nella zona della Selva D'Agnone, a 1500 metri di quota, dove sono bruciati circa 20 ettari di terreno, pascoli e boschi, ben visibili dalla zona degli Spiazzi. In azione oltre venti volontari dei vigili del fuoco di Clusone, coordinati dalla stazione di Gromo del Corpo forestale dello Stato. L'incendio è divampato da Ripa di Gromo sino ai laghetti sopra Valgoglio, scendendo di quota ed interessando anche il comune di Gandellino. Dopo una prima riunione all'alba nella sede della Croce Blu di Gromo, per spegnere le fiamme sono intervenuti due elicotteri che si sono riforniti nel bacino di Cusdura di Gromo e al lago Nero di Valgoglio, l'unico non ancora ghiacciato. A loro si è unito anche un Canadair che si è approvvigionato nel lago d'Iseo. Nel pomeriggio in fumo anche 50 metri quadri di sterpaglie in un prato a Parre, nella zona alta del paese, dove i pompieri sono intervenuti in tempo per evitare il propagarsi delle fiamme. L'incendio di Gromo potrebbe essere di origine dolosa oppure generato da alcune lanterne luminose che posandosi sull'erba secca hanno innescato il fuoco: proprio per il rischio di incendi e per contenere l'inquinamento atmosferico, in queste ore i sindaci di Villa d'Ogna, Ardesio, Castione, Rovetta, Onore, Cerete, Songavazzo, Fino del Monte e a breve anche Piario hanno disposto un'ordinanza di divieto di fuochi d'artificio e di qualsiasi genere sino al 6 Gennaio.