Oltre un mione di euro di danni, secondo una prima stima potrebbe essere questo il nuovo fardello per la brembo ski, la società che gestisce gli impianti di risalita del comprensorio Bremabano che la scorsa notte sono andati in fumo a seguito di un incendio doloso. eh sì per che non ci sono dubbi ormai sull'origine delle fiamme che sarebbero scaturite da un'innesco artigianale eseguito da qualcuno probabilmente arrivato nelle stazioni di risalita di arrivo della quarta baita e partenza del montebello che distano poche decine di metri l'una dall'altra in sella ad una moto. Pochi secondi per accendere la miccia e lasciare alle proprie spalle la devastazione materiale ma anche un duro colpo inferto a tuttoil turismo della valle che già non naviga in buone acque, visti i conti in rosso della società che comunque stava cercando di ristrutturare il debito e contava sia sulla stagione estiva sia soprattutto sulla prossima invernale per cercare il rilancio. Ma ora se la stagione estiva per la risalita è compromessa anche su quella invernale ci sono forti punti di domanda. Il danno è ingente, l'assicurazione forse lo coprirà, ma i tempi della burocrazia non sono certo quelli che possono consentire al comprensorio di dormire sonni tranquilli per la prossima stagione invernale. ecco quindi che i soldi vanno trovati subito per cominciare a lavorare per ripare il riparabile. ma dove trovarli? questa è la sfida più grande, non facile da affrontare vsito anche lo stato d'animo che è ora sotto le scarpe, forse anche con un retropensiero di lasciare tutto. Ma forse questo è il momnento al di là dei campnilismi tra comuni di trovare la forza di attuare quello che da sempre si parla ovvero unire le forze di tutta la valle per non perdere quel tanto di indotto turistico che ancora permette a centinaia di persone di vivere e lavorare in valle.
Oltre un mione di euro di danni, secondo una prima stima potrebbe essere questo il nuovo fardello per la brembo ski, la società che gestisce gli impianti di risalita del comprensorio Bremabano che la scorsa notte sono andati in fumo a seguito di un incendio doloso. eh sì per che non ci sono dubbi ormai sull'origine delle fiamme che sarebbero scaturite da un'innesco artigianale eseguito da qualcuno probabilmente arrivato nelle stazioni di risalita di arrivo della quarta baita e partenza del montebello che distano poche decine di metri l'una dall'altra in sella ad una moto. Pochi secondi per accendere la miccia e lasciare alle proprie spalle la devastazione materiale ma anche un duro colpo inferto a tuttoil turismo della valle che già non naviga in buone acque, visti i conti in rosso della società che comunque stava cercando di ristrutturare il debito e contava sia sulla stagione estiva sia soprattutto sulla prossima invernale per cercare il rilancio. Ma ora se la stagione estiva per la risalita è compromessa anche su quella invernale ci sono forti punti di domanda. Il danno è ingente, l'assicurazione forse lo coprirà, ma i tempi della burocrazia non sono certo quelli che possono consentire al comprensorio di dormire sonni tranquilli per la prossima stagione invernale. ecco quindi che i soldi vanno trovati subito per cominciare a lavorare per ripare il riparabile. ma dove trovarli? questa è la sfida più grande, non facile da affrontare vsito anche lo stato d'animo che è ora sotto le scarpe, forse anche con un retropensiero di lasciare tutto. Ma forse questo è il momnento al di là dei campnilismi tra comuni di trovare la forza di attuare quello che da sempre si parla ovvero unire le forze di tutta la valle per non perdere quel tanto di indotto turistico che ancora permette a centinaia di persone di vivere e lavorare in valle.