L'ombra del dolo sull'incendio che ha distrutto nella notte tra giovedì e venerdì una palazzina a Romano di Lombardia. Alcuni condomini hanno notato che in due diversi punti dell'accumulo di pneumatici, regolarmente accatastati sotto il porticato dello stabile, si sprigionavano le fiamme. Appena notato il fuoco, due abitanti di un edificio vicino avevano tentato di spegnere il principio d'incendio con una canna per l'irrigazione e un estintore:tentativo rivelatosi inutile, poichè le fiamme sono arrivate ai piani alti, costringendo le otto famiglie residenti ad abbandonare le loro abitazioni, al momento inagibili. Mentre i carabinieri indagano, anche analizzando le immagini dei sistemi di sorveglianza delle ditte presenti nella zona, si fanno i primi conti sull'entità economica del danno: secondo una prima stima, sarebbero necessari almeno 800mila euro per la sistemazione dell'edificio, cifra che solo in parte potrebbe essere pagata dall'assicurazione.
L'ombra del dolo sull'incendio che ha distrutto nella notte tra giovedì e venerdì una palazzina a Romano di Lombardia. Alcuni condomini hanno notato che in due diversi punti dell'accumulo di pneumatici, regolarmente accatastati sotto il porticato dello stabile, si sprigionavano le fiamme. Appena notato il fuoco, due abitanti di un edificio vicino avevano tentato di spegnere il principio d'incendio con una canna per l'irrigazione e un estintore:tentativo rivelatosi inutile, poichè le fiamme sono arrivate ai piani alti, costringendo le otto famiglie residenti ad abbandonare le loro abitazioni, al momento inagibili. Mentre i carabinieri indagano, anche analizzando le immagini dei sistemi di sorveglianza delle ditte presenti nella zona, si fanno i primi conti sull'entità economica del danno: secondo una prima stima, sarebbero necessari almeno 800mila euro per la sistemazione dell'edificio, cifra che solo in parte potrebbe essere pagata dall'assicurazione.