Il sistema dei musei bergamaschi sta tessendo una rete che raccoglie il gradimento di critica e pubblico. Non usiamo a caso questo verbo, dato che partiamo dai numeri raccolti dal progetto "Io sono il sarto", che ha avuto come fulcro l'omonima opera di Moroni proveniente dalla National Gallery di Londra, attorno alla quale è nato un percorso che si è snodato su diverse sedi espositive: dal 4 dicembre al 28 febbraio sono stati staccati oltre 36mila biglietti, che davano diritto alla visita di opere del grande pittore bergamasco alla Carrara, al Bernareggi e a Palazzo Moroni. L'esposizione di maggior richiamo prima di quella dedicata all'artista del Cinquecento è stata quella incentrata sull'opera di Kazimir Malevic, che in poco più di tre mesi ha attirato alla Gamec oltre 42mila visitatori. L'estate scorsa era stata dominata da Palma il Vecchio, la cui mostra era stata vista da oltre 90mila persone. E' legittimo parlare di successo delle esposizioni bergamasche: si tratta di progetti che hanno origine proprio in terra orobica, e non di pacchetti preconfezionati. Per la prima volta poi le iniziative culturali raccolgono l'adesione di diversi soggetti del mondo economico e imprenditoriale bergamasco. Siamo in attesa di nuovi eventi, mentre continua con successo la seconda vita dell'Accademia Carrara.
Il sistema dei musei bergamaschi sta tessendo una rete che raccoglie il gradimento di critica e pubblico. Non usiamo a caso questo verbo, dato che partiamo dai numeri raccolti dal progetto "Io sono il sarto", che ha avuto come fulcro l'omonima opera di Moroni proveniente dalla National Gallery di Londra, attorno alla quale è nato un percorso che si è snodato su diverse sedi espositive: dal 4 dicembre al 28 febbraio sono stati staccati oltre 36mila biglietti, che davano diritto alla visita di opere del grande pittore bergamasco alla Carrara, al Bernareggi e a Palazzo Moroni. L'esposizione di maggior richiamo prima di quella dedicata all'artista del Cinquecento è stata quella incentrata sull'opera di Kazimir Malevic, che in poco più di tre mesi ha attirato alla Gamec oltre 42mila visitatori. L'estate scorsa era stata dominata da Palma il Vecchio, la cui mostra era stata vista da oltre 90mila persone. E' legittimo parlare di successo delle esposizioni bergamasche: si tratta di progetti che hanno origine proprio in terra orobica, e non di pacchetti preconfezionati. Per la prima volta poi le iniziative culturali raccolgono l'adesione di diversi soggetti del mondo economico e imprenditoriale bergamasco. Siamo in attesa di nuovi eventi, mentre continua con successo la seconda vita dell'Accademia Carrara.