Bergamo. Ieri sera al Teatro Sociale, concerto del maestro Uto Ughi nell'ambito dei festeggiamenti per i 70 anni di Hidrogest. Non solo musica ma anche qualche doverosa parola per ricordare al pubblico la grande tradizione della musica del 700 italiana, il violinista Uto Ughi ha incantato il Teatro Sociale con la sua eleganza e e le sue melodie. Il maestro sul palco ha suonato per l'occasione due diversi violini, un Guarneri del Gesù del 1744 e lo Stradivari 1701 «Kreutzer», due tra gli strumenti più preziosi e con il miglior rendimento sonoro che sono mai stati costruiti. Un repertorio di grande qualità e freschezza che è partito da Rossini per poi virare su Gaetano Pugnani, e infine Mozart. La seconda parte della serata si è invece aperta con Paganini per concludersi con un grande classico del maestro, la divertentissima «Carmen Fantasy» di Pablo de Sarasate.
Bergamo. Ieri sera al Teatro Sociale, concerto del maestro Uto Ughi nell'ambito dei festeggiamenti per i 70 anni di Hidrogest. Non solo musica ma anche qualche doverosa parola per ricordare al pubblico la grande tradizione della musica del 700 italiana, il violinista Uto Ughi ha incantato il Teatro Sociale con la sua eleganza e e le sue melodie. Il maestro sul palco ha suonato per l'occasione due diversi violini, un Guarneri del Gesù del 1744 e lo Stradivari 1701 «Kreutzer», due tra gli strumenti più preziosi e con il miglior rendimento sonoro che sono mai stati costruiti. Un repertorio di grande qualità e freschezza che è partito da Rossini per poi virare su Gaetano Pugnani, e infine Mozart. La seconda parte della serata si è invece aperta con Paganini per concludersi con un grande classico del maestro, la divertentissima «Carmen Fantasy» di Pablo de Sarasate.