Bergamo rende omaggio a Trento Longaretti in occasione del suo centesimo compleanno. Fino al 5 giugno, all'ex Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti è allestita una mostra curata dalla Gamec in cui sono esposti disegni del grande artista nato a Treviglio nel settembre, appunto, di 100 anni fa. In tanti hanno partecipato all'inaugurazione della mostra, e non sono stati pochi coloro i quali hanno voluto avvicinarsi al Maestro per un saluto, per mostrargli l'apprezzamento dovuto a un grande. Nel corso dell'inaugurazione, Longaretti ha letto il brano della recensione a un'esposizione cui aveva partecipato nel 1939, e che lo definiva un 'enfant prodige' della pittura italiana. Al suo fianco Alberto Barcella, presidente della Gamec e Maria Cristina Rodeschini, curatrice della mostra, che offre i lavori realizzati in un arco temporale che va dagli anni Trenta al presente, nei quali compaiono soggetti da sempre cari all'artista: il ritratto, la famiglia, i viandanti. Questa mostra è il preludio a un itinerario in città attraverso 24 cicli munumentali realizzati dall'artista in chiese, banche, scuole, monasteri: in questo caso il via è annunciato per aprile.
Bergamo rende omaggio a Trento Longaretti in occasione del suo centesimo compleanno. Fino al 5 giugno, all'ex Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti è allestita una mostra curata dalla Gamec in cui sono esposti disegni del grande artista nato a Treviglio nel settembre, appunto, di 100 anni fa. In tanti hanno partecipato all'inaugurazione della mostra, e non sono stati pochi coloro i quali hanno voluto avvicinarsi al Maestro per un saluto, per mostrargli l'apprezzamento dovuto a un grande. Nel corso dell'inaugurazione, Longaretti ha letto il brano della recensione a un'esposizione cui aveva partecipato nel 1939, e che lo definiva un 'enfant prodige' della pittura italiana. Al suo fianco Alberto Barcella, presidente della Gamec e Maria Cristina Rodeschini, curatrice della mostra, che offre i lavori realizzati in un arco temporale che va dagli anni Trenta al presente, nei quali compaiono soggetti da sempre cari all'artista: il ritratto, la famiglia, i viandanti. Questa mostra è il preludio a un itinerario in città attraverso 24 cicli munumentali realizzati dall'artista in chiese, banche, scuole, monasteri: in questo caso il via è annunciato per aprile.