Una vera 'holding', una società finanziaria che fa affari in modo alternativo: il campo d'azione è il settore degli esercizi commerciali (supermercati, negozi al dettaglio, gioiellerie), nei quali rubare. Gli 'addetti' di questa attività sono cittadini italiani e stranieri, piccole bande sudamericane autrici di «spaccate», gruppi di rapinatori che svaligiano boutique, ma anche dipendenti infedeli che svuotano le aziende dall'interno. Le categorie più colpite sono quelle dei negozi di abbigliamento e di intimo. Furti che comportano agli esercizi la perdita dell'1,1% del fatturato (510milioni in Lombardia), cui vanno aggiunti nella nostra regione 220milioni di euro spesi per sistemi di sicurezza che stanno dimostrando la loro efficacia. La nostra provincia occupa la decima posizione nella triste classifica nazionale tra quelle più bersagliate. I dati sono tratti da una ricerca commissionata dall'Università Cattolica di Milano, e sono stati anticipati dal Corriere della Sera. In terra orobica furti e rapine incidono addirittura per l'1,61% sull'intero fatturato degli esercizi: in controtendenza con quanto accade a Milano e in altri capoluoghi lombardi, che stanno riuscendo a contrastare efficacemente il fenomeno, Bergamo soffre ancora. Peggio di noi in regione solo Como, che occupa addirittura la terza posizione.
Una vera 'holding', una società finanziaria che fa affari in modo alternativo: il campo d'azione è il settore degli esercizi commerciali (supermercati, negozi al dettaglio, gioiellerie), nei quali rubare. Gli 'addetti' di questa attività sono cittadini italiani e stranieri, piccole bande sudamericane autrici di «spaccate», gruppi di rapinatori che svaligiano boutique, ma anche dipendenti infedeli che svuotano le aziende dall'interno. Le categorie più colpite sono quelle dei negozi di abbigliamento e di intimo. Furti che comportano agli esercizi la perdita dell'1,1% del fatturato (510milioni in Lombardia), cui vanno aggiunti nella nostra regione 220milioni di euro spesi per sistemi di sicurezza che stanno dimostrando la loro efficacia. La nostra provincia occupa la decima posizione nella triste classifica nazionale tra quelle più bersagliate. I dati sono tratti da una ricerca commissionata dall'Università Cattolica di Milano, e sono stati anticipati dal Corriere della Sera. In terra orobica furti e rapine incidono addirittura per l'1,61% sull'intero fatturato degli esercizi: in controtendenza con quanto accade a Milano e in altri capoluoghi lombardi, che stanno riuscendo a contrastare efficacemente il fenomeno, Bergamo soffre ancora. Peggio di noi in regione solo Como, che occupa addirittura la terza posizione.