Escludere completamente che gli omicidi di Gianna e Daniela abbiano una matrice comune. Per questa ragione il procuratore Mapelli ha chiesto che le ferite delle due donne siano messe a confronto dai due medici legali. La dinamica, la profondità, la forza, il tipo di arma utlizzati. È uno scrupolo della Procura per escludere in via definitiva la debole ipotesi del serial killer Diversi sono, infatti, i contesti in cui sono maturati i delitti di Gianna Del Gaudio, la professoressa di 67 anni uccisa il 26 agosto all' interno della sua abitazione a Seriate, e di Daniela Roveri, la manager di 48 anni uccisa nell' androne del suo palazzo di via Keplero a Colognola. Le due vittime non avevano niente in comune e l' ipotesi di un assassino che colpisca a caso è francamente ardua da sostenere. finora sono due, e piuttosto neutre, le similitudini fra i delitti di Colognola e Seriate. La prima è che le vittime erano entrambe donne e sono state aggredite all' interno dell' abitazione o del palazzo in cui vivevano. La seconda è che sono state uccise con un profondo taglio alla gola. Ma le analogie si fermano qui. Anche l'arma utilizzata sembra assai diversa. Un cutter per Gianna, un coltello con lama affilata e grande per Daniela Simona Befani
Escludere completamente che gli omicidi di Gianna e Daniela abbiano una matrice comune. Per questa ragione il procuratore Mapelli ha chiesto che le ferite delle due donne siano messe a confronto dai due medici legali. La dinamica, la profondità, la forza, il tipo di arma utlizzati. È uno scrupolo della Procura per escludere in via definitiva la debole ipotesi del serial killer Diversi sono, infatti, i contesti in cui sono maturati i delitti di Gianna Del Gaudio, la professoressa di 67 anni uccisa il 26 agosto all' interno della sua abitazione a Seriate, e di Daniela Roveri, la manager di 48 anni uccisa nell' androne del suo palazzo di via Keplero a Colognola. Le due vittime non avevano niente in comune e l' ipotesi di un assassino che colpisca a caso è francamente ardua da sostenere. finora sono due, e piuttosto neutre, le similitudini fra i delitti di Colognola e Seriate. La prima è che le vittime erano entrambe donne e sono state aggredite all' interno dell' abitazione o del palazzo in cui vivevano. La seconda è che sono state uccise con un profondo taglio alla gola. Ma le analogie si fermano qui. Anche l'arma utilizzata sembra assai diversa. Un cutter per Gianna, un coltello con lama affilata e grande per Daniela Simona Befani