Erano le 5 del mattino al negozio di biciclette Gualdi Bike di via Gelmi a Gazzaniga quando una banda di ladri composta da quattro malviventi è entrata in azione sfondando la saracinesca con un furgone in retromarcia utilizzato come ariete. Un’azione molto rapida tanto che, nonostante l’allarme sia entrato subito in funzione, i ladri sono riusciti a rubare due biciclette e sono fuggiti incuranti dell’antifurto e delle possibili reazioni dei residenti della zona. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Fiorano al Serio e di Gandino che hanno subito avviato le indagini. Il furgone è stata individuato poco dopo sull'autostrada Milano-Venezia: le forze dell’ordine sono riuscite a fermarlo, ma la banda è riuscita a scappare a piedi facendo perdere le proprie tracce. Si tratta del secondo colpo di questo tipo in pochi giorni: un altro assalto infatti era stato messo a segno con le stessa modalità lo scorso 19 marzo. Anche in quell’occasione era stata scassinata la saracinesca ed erano state asportate tredici biciclette di valore: l’ipotesi quindi è che si tratti della stessa banda.
Erano le 5 del mattino al negozio di biciclette Gualdi Bike di via Gelmi a Gazzaniga quando una banda di ladri composta da quattro malviventi è entrata in azione sfondando la saracinesca con un furgone in retromarcia utilizzato come ariete. Un’azione molto rapida tanto che, nonostante l’allarme sia entrato subito in funzione, i ladri sono riusciti a rubare due biciclette e sono fuggiti incuranti dell’antifurto e delle possibili reazioni dei residenti della zona. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Fiorano al Serio e di Gandino che hanno subito avviato le indagini. Il furgone è stata individuato poco dopo sull'autostrada Milano-Venezia: le forze dell’ordine sono riuscite a fermarlo, ma la banda è riuscita a scappare a piedi facendo perdere le proprie tracce. Si tratta del secondo colpo di questo tipo in pochi giorni: un altro assalto infatti era stato messo a segno con le stessa modalità lo scorso 19 marzo. Anche in quell’occasione era stata scassinata la saracinesca ed erano state asportate tredici biciclette di valore: l’ipotesi quindi è che si tratti della stessa banda.