Prima gara macchiata da una tragedia, la morte di Tullio Savoldelli, 61 anni, di Cerete presenza costante in tutte le manifestazioni o situazioni in cui si richiedesse una mano. La sua c'era sempre sia che si trattasse di giovani, parrocchia, alpini, protezione civile o di Moto Club. Tullio Savoldelli per tutta la vita si è dedicato agli altri. Ed è stato proprio mentre stava intervenendo a sistemare il percorso di gara che è rimasto vittima dell'incidente. Domenica scorsa sulle strade tra Scanzorosciate, Torre de' Roveri e Pedrengo si è svolta la prima prova del Campionato regionale enduro, un anello di venti chilometri con partenza e arrivo al piazzale del mercato di Scanzo. Il tutto organizzato dal Motoclub Bergamo, con il quale Tullio Savoldelli collaborava da molto tempo. Non aveva mai corso in moto in vita sua ma era un grande appassionato e aveva sempre partecipato all' organizzazione delle gare andando anche alle Sei Giorni in Cile e in Brasile. Domenica intorno alle 11 stava presidiando un pezzo di percorso nei pressi dell' arrivo, quando durante le prove speciali un motociclista ha abbattuto uno dei paletti che sostenevano la fettuccia usata per delimitare il percorso. Savoldelli è subito andato a sistemare il paletto proprio nell' istante in cui alle sue spalle è sbucata una seconda moto che lo ha urtato e gettato a terra. Nell'impatto l'uomo ha riportato la perforazione di un polmone e soprattutto un trauma cranico che ha causato un'emorragia cerebrale. Soccorso dal 118, e portato in Terapia intensiva il decesso senza che il Savoldelli avesse mai ripreso conoscenza. Una vita rivolta al prossimo fino all'ultimo gesto, la donazione degli organi. Tullio Savoldelli aveva a lungo lavorato come operaio in una ditta di prefabbricati della Val Camonica ma dopo la chiusura dell' azienda era da qualche tempo disoccupato. Non si era mai sposato, e viveva con la sorella Antonietta a Novezio, la frazione di Cerete a ridosso del confine con Songavazzo.
Prima gara macchiata da una tragedia, la morte di Tullio Savoldelli, 61 anni, di Cerete presenza costante in tutte le manifestazioni o situazioni in cui si richiedesse una mano. La sua c'era sempre sia che si trattasse di giovani, parrocchia, alpini, protezione civile o di Moto Club. Tullio Savoldelli per tutta la vita si è dedicato agli altri. Ed è stato proprio mentre stava intervenendo a sistemare il percorso di gara che è rimasto vittima dell'incidente. Domenica scorsa sulle strade tra Scanzorosciate, Torre de' Roveri e Pedrengo si è svolta la prima prova del Campionato regionale enduro, un anello di venti chilometri con partenza e arrivo al piazzale del mercato di Scanzo. Il tutto organizzato dal Motoclub Bergamo, con il quale Tullio Savoldelli collaborava da molto tempo. Non aveva mai corso in moto in vita sua ma era un grande appassionato e aveva sempre partecipato all' organizzazione delle gare andando anche alle Sei Giorni in Cile e in Brasile. Domenica intorno alle 11 stava presidiando un pezzo di percorso nei pressi dell' arrivo, quando durante le prove speciali un motociclista ha abbattuto uno dei paletti che sostenevano la fettuccia usata per delimitare il percorso. Savoldelli è subito andato a sistemare il paletto proprio nell' istante in cui alle sue spalle è sbucata una seconda moto che lo ha urtato e gettato a terra. Nell'impatto l'uomo ha riportato la perforazione di un polmone e soprattutto un trauma cranico che ha causato un'emorragia cerebrale. Soccorso dal 118, e portato in Terapia intensiva il decesso senza che il Savoldelli avesse mai ripreso conoscenza. Una vita rivolta al prossimo fino all'ultimo gesto, la donazione degli organi. Tullio Savoldelli aveva a lungo lavorato come operaio in una ditta di prefabbricati della Val Camonica ma dopo la chiusura dell' azienda era da qualche tempo disoccupato. Non si era mai sposato, e viveva con la sorella Antonietta a Novezio, la frazione di Cerete a ridosso del confine con Songavazzo.