Ora si corre velocemente ai ripari. Per l'ennesima volta si metterà una pezza alla montagna. Una montagna che però non dà alcuna garanzia per il futuro. E le ripetute frane ne sono la prova. Vero è che ci sarebbe una soluzione definitiva al problema, seppure molto costosa. 3500 metri cubi di roccia sono ancora lì, in attesa di essere spostati. Oggi la provincia, che ha messo a disposizione i 300 mila euro necessari alla sistemazione eriapertura della strada degli orridi, ha affidato i lavori all'impresa Fitzcarraldo di Ballabio. Entreranno immediatamente in azione i rocciatori che hanno il compito di salire in cresta a fare il disgaggio, posare le reti in aderenza e fare le chiodature profonde. Questo primo intervento metterà in sicurezza la parte soprastante e permetterà poi di intervenire a valle per rimuovere tutto il materiale franato e ripulire. Il tutto, si stima, in due mesi di tempo.
Ora si corre velocemente ai ripari. Per l'ennesima volta si metterà una pezza alla montagna. Una montagna che però non dà alcuna garanzia per il futuro. E le ripetute frane ne sono la prova. Vero è che ci sarebbe una soluzione definitiva al problema, seppure molto costosa. 3500 metri cubi di roccia sono ancora lì, in attesa di essere spostati. Oggi la provincia, che ha messo a disposizione i 300 mila euro necessari alla sistemazione eriapertura della strada degli orridi, ha affidato i lavori all'impresa Fitzcarraldo di Ballabio. Entreranno immediatamente in azione i rocciatori che hanno il compito di salire in cresta a fare il disgaggio, posare le reti in aderenza e fare le chiodature profonde. Questo primo intervento metterà in sicurezza la parte soprastante e permetterà poi di intervenire a valle per rimuovere tutto il materiale franato e ripulire. Il tutto, si stima, in due mesi di tempo.