Alla fine la neve, anzichè a Natale è arrivata a praticamente a marzo. Quella caduta in montagna negli ultimi due giorni è davvero tanta costringendo gli esperti a rivedere il grado di allerta valanghe. Ora è al livello 3, denominato «marcato». A Foppolo, ad esempio, dove si è accumulato quasi un metro di neve, è stata ripulita la strada parzialmente bloccata da una valanga caduta in mattinata, ma che, fortunatamente la sua corsa distruttiva è stata fermata dal paravalanghe che ha ben fatto il lavoro per cui era stato realizzato. I mezzi spazzaneve sono entrati in azione immediatamente per liberare la carreggiata parzialmente ostruita. Intanto gli impianti di risalita sono regolarmente aperti, mentre nella zona del monte Pora e Presolana il maltempo ha imposto ai gestori una parziale chiusura. Su molti pendii il manto nevoso presenta un consolidamento da moderato a debole in particolare alle quote medio-basse dove si è anche appesantito per la pioggia. Causa il forte vento, che ha distribuito la nuova neve in modo molto irregolare, oltre il limite boschivo si sono formati nuovi lastroni, diffusi su tutti i pendii a qualsiasi esposizione. È così possibile che si verifichino valanghe di medie dimensioni, ma l'Arpa non esclude anche fenomeni di maggiori dimensioni, su molti pendii ripidi e anche sui percorsi abituali degli escursionisti.
Alla fine la neve, anzichè a Natale è arrivata a praticamente a marzo. Quella caduta in montagna negli ultimi due giorni è davvero tanta costringendo gli esperti a rivedere il grado di allerta valanghe. Ora è al livello 3, denominato «marcato». A Foppolo, ad esempio, dove si è accumulato quasi un metro di neve, è stata ripulita la strada parzialmente bloccata da una valanga caduta in mattinata, ma che, fortunatamente la sua corsa distruttiva è stata fermata dal paravalanghe che ha ben fatto il lavoro per cui era stato realizzato. I mezzi spazzaneve sono entrati in azione immediatamente per liberare la carreggiata parzialmente ostruita. Intanto gli impianti di risalita sono regolarmente aperti, mentre nella zona del monte Pora e Presolana il maltempo ha imposto ai gestori una parziale chiusura. Su molti pendii il manto nevoso presenta un consolidamento da moderato a debole in particolare alle quote medio-basse dove si è anche appesantito per la pioggia. Causa il forte vento, che ha distribuito la nuova neve in modo molto irregolare, oltre il limite boschivo si sono formati nuovi lastroni, diffusi su tutti i pendii a qualsiasi esposizione. È così possibile che si verifichino valanghe di medie dimensioni, ma l'Arpa non esclude anche fenomeni di maggiori dimensioni, su molti pendii ripidi e anche sui percorsi abituali degli escursionisti.