Altre due persone finiscono nell' inchiesta sul rogo alle seggiovie e sull' appalto della nuova cabinovia di Foppolo, mentre la Brembo Super Ski rischia di scivolare verso il fallimento. I due nuovi indagati sono Santo Cattaneo, sindaco di Valleve e presidente di Brembo Super Ski, e Roberta Valota, moglie del primo cittadino di Foppolo Giuseppe Berera e dipendente della società che gestisce gli impianti di risalita. Vanno ad aggiungersi agli altri 4 nomi, e cioè Giuseppe Berera, l' imprenditore Sergio Lima (cui fa riferimento Graffer, la ditta che ha vinto l' appalto per l' installazione della cabinovia), la dipendente del Comune di Foppolo Luisa Piredda e l' avvocato bresciano Antonio Ditto, già consulente del Comune di Foppolo. L' ipotesi di chi indaga è che il rogo che il 7 luglio sia da ricondurre all' appalto per la nuova cabinovia. Le fiamme potrebbero essere state appiccate per accelerare le procedure della gara e favorire così la Graffer. E per gli investigatori l' architetto di tutto ciò sarebbe Berera. Ma c' è un' ulteriore ombra che si allunga su Foppolo, ed è di natura finanziaria. Da Brescia gli advisor incaricati di sondare le disponibilità dei creditori hanno fatto sapere che è risultato impossibile arrivare al piano per la ristrutturazione dei debiti che sarebbe dovuto essere presentato in tribunale il 18 febbraio. Ora la palla passa al Cda della Brembo Super Ski, convocato d' urgenza per oggi dal presidente del collegio sindacale Roberto Mazzoleni, giorno in cui è in programma anche l' assemblea dei soci per l' approvazione del bilancio 2016. L' ammontare del debito accumulato negli anni dalla società è di circa 14 milioni, di cui 3,5 ai danni dei fornitori. Il Cda di Brembo Super Ski ha di fronte una scelta difficile. Gli amministratori potrebbero chiedere un ulteriore concordato, incaricando nuovi advisor per le trattative coi creditori. Unica strada rimasta per evitare il fallimento. Altrimenti, potrebbe essere la stessa Brembo Super Ski a portare i libri in tribunale, e cioè ad avviare il fallimento in proprio. Gli impianti di risalita continuerebbero a girare, almeno per questa stagione, anche nel caso dell' arrivo di un curatore fallimentare.
Altre due persone finiscono nell' inchiesta sul rogo alle seggiovie e sull' appalto della nuova cabinovia di Foppolo, mentre la Brembo Super Ski rischia di scivolare verso il fallimento. I due nuovi indagati sono Santo Cattaneo, sindaco di Valleve e presidente di Brembo Super Ski, e Roberta Valota, moglie del primo cittadino di Foppolo Giuseppe Berera e dipendente della società che gestisce gli impianti di risalita. Vanno ad aggiungersi agli altri 4 nomi, e cioè Giuseppe Berera, l' imprenditore Sergio Lima (cui fa riferimento Graffer, la ditta che ha vinto l' appalto per l' installazione della cabinovia), la dipendente del Comune di Foppolo Luisa Piredda e l' avvocato bresciano Antonio Ditto, già consulente del Comune di Foppolo. L' ipotesi di chi indaga è che il rogo che il 7 luglio sia da ricondurre all' appalto per la nuova cabinovia. Le fiamme potrebbero essere state appiccate per accelerare le procedure della gara e favorire così la Graffer. E per gli investigatori l' architetto di tutto ciò sarebbe Berera. Ma c' è un' ulteriore ombra che si allunga su Foppolo, ed è di natura finanziaria. Da Brescia gli advisor incaricati di sondare le disponibilità dei creditori hanno fatto sapere che è risultato impossibile arrivare al piano per la ristrutturazione dei debiti che sarebbe dovuto essere presentato in tribunale il 18 febbraio. Ora la palla passa al Cda della Brembo Super Ski, convocato d' urgenza per oggi dal presidente del collegio sindacale Roberto Mazzoleni, giorno in cui è in programma anche l' assemblea dei soci per l' approvazione del bilancio 2016. L' ammontare del debito accumulato negli anni dalla società è di circa 14 milioni, di cui 3,5 ai danni dei fornitori. Il Cda di Brembo Super Ski ha di fronte una scelta difficile. Gli amministratori potrebbero chiedere un ulteriore concordato, incaricando nuovi advisor per le trattative coi creditori. Unica strada rimasta per evitare il fallimento. Altrimenti, potrebbe essere la stessa Brembo Super Ski a portare i libri in tribunale, e cioè ad avviare il fallimento in proprio. Gli impianti di risalita continuerebbero a girare, almeno per questa stagione, anche nel caso dell' arrivo di un curatore fallimentare.