Skilift e seggiovie da far ripartire, rifugi da comprare e tanti altri nodi da sciogliere. Foppolo, Carona e San Simone: tre mesi all'inizio dell'inverno, molto meno per tentare di ridare il via alla stazione sciistica, con il fantasma dell'inchiesta penale attesa ad una svolta in autunno. I curatori del fallimento della Brembo Super Ski aspettano una risposta dal Comune dopo aver avanzato la loro proposta: condivisione di fondo della gestione provvisoria della stazione, con ruoli distinti. La gestione vera e propria ai curatori, una percentuale sui ricavi al Comune a patto che l'amministrazione conceda l'uso dei due impianti considerati di sua proprietà, Quarta Baita e Montebello. La risposta del sindaco Beppe Berera non è ancora arrivata anche perchè a Foppolo sembrano considerare primaria la vicenda della nuova telecabina e la necessità di entrarne in possesso per poterne completare i lavori entro fine anno, secondo le indicazioni della Regione che ne ha finanziato l'acquisto con un prestito di due milioni e mezzo di euro. Anche su questo però l'intesa sembra lontana, così come l'operazione di vendita del rifugio Camoscio a causa di un groviglio di proprietà. Nel frattempo i villeggianti di alcuni condomini di San Simone hanno annunciato la costituzione di un Comitato con una chiamata agli stati generali sabato 9 settembre a Valleve e la richiesta di adesione di Comune, Provincia, Regione, Comunità Montana e imprenditori, per verificare la possibilità di sinergia e fare la conta di chi è disponibile e a quali condizioni. Obiettivo salvare la stazione sciistica e possibilmente far ripartire gli impianti per la prossima stagione, la speranza dell'intera Val Brembana.
Skilift e seggiovie da far ripartire, rifugi da comprare e tanti altri nodi da sciogliere. Foppolo, Carona e San Simone: tre mesi all'inizio dell'inverno, molto meno per tentare di ridare il via alla stazione sciistica, con il fantasma dell'inchiesta penale attesa ad una svolta in autunno. I curatori del fallimento della Brembo Super Ski aspettano una risposta dal Comune dopo aver avanzato la loro proposta: condivisione di fondo della gestione provvisoria della stazione, con ruoli distinti. La gestione vera e propria ai curatori, una percentuale sui ricavi al Comune a patto che l'amministrazione conceda l'uso dei due impianti considerati di sua proprietà, Quarta Baita e Montebello. La risposta del sindaco Beppe Berera non è ancora arrivata anche perchè a Foppolo sembrano considerare primaria la vicenda della nuova telecabina e la necessità di entrarne in possesso per poterne completare i lavori entro fine anno, secondo le indicazioni della Regione che ne ha finanziato l'acquisto con un prestito di due milioni e mezzo di euro. Anche su questo però l'intesa sembra lontana, così come l'operazione di vendita del rifugio Camoscio a causa di un groviglio di proprietà. Nel frattempo i villeggianti di alcuni condomini di San Simone hanno annunciato la costituzione di un Comitato con una chiamata agli stati generali sabato 9 settembre a Valleve e la richiesta di adesione di Comune, Provincia, Regione, Comunità Montana e imprenditori, per verificare la possibilità di sinergia e fare la conta di chi è disponibile e a quali condizioni. Obiettivo salvare la stazione sciistica e possibilmente far ripartire gli impianti per la prossima stagione, la speranza dell'intera Val Brembana.