Stagione invernale praticamente finita e con i fiocchi in Val Brembana per il comprensorio di Foppolo che comprende le seggiovie Quarta Baita e Montebello, affidate dal Comune alla Dp Invest degli imprenditori Martignon e Moretti, e il resto della stazione con gli impianti di carona gestiti in esercizio provvisorio dal collegio composto dai tre curatori fallimentari di Brembo Super Ski. In verità per Quarta Baita e Montebello volendo c'è ancora quest'ultimo week end di apertura, ma i giochi e i conti ormai sono fatti. E le cose sono andate meglio degli anni precedenti, si registra un +20% di incassi rispetto a 12 mesi fa, cosa non certo scontata viste le note vicende giudiziarie in corso. In più il fatto di non aver potuto fare una vera programmazione ha penalizzato le presenze in settimana. Chi doveva prenotare in anticipo la casa in affitto ha preferito altre mete. Fino all'inizio di dicembre del resto gli impianti erano ostaggio di sabotaggi, dispetti, discussioni e ripicche che avrebbero potuto stroncare la stagione. Ma la grande abbuffata di neve ha dato un nuovo slancio al comprensorio che esce con circa 2 milioni di euro di incassi e lasciando in eredità la consapevolezza che Carona con Brembo Super Ski in esercizio provvisorio e con il budget controllato dal tribunale si può sostenere anche da sola e può vivere di luce propria. Anche in questo caso sono i numeri a dare le risposte. Seppure Foppolo sia la stazione più conosciuta e quindi meta della maggior parte dei primi ingressi, Carona ha fatto registrare 12mila primi ingressi in più rispetto alla media degli ultimi nove anni. Circa 500mila passaggi ai tornelli di Carona che proponeva per la prima volta anche un giornaliero a 22 euro per Valgussera, Conca Nevosa, Alpe Soliva e tappeto bimbi. La somma ufficiale è ancora da tirare, ma l'incasso della sola Carona si avvicina al milione di euro, rispetto ai 300mila dell'anno passato. E il budget di incassi depositato in tribunale era di 712mila euro. Ora lo sguardo è al futuro che passa attraverso un bando che i curatori stanno predisponendo. Prevede la messa in vendita di tutti gli impianti e le attrezzature che fanno parte del fallimento, compresa la telecabina.
Stagione invernale praticamente finita e con i fiocchi in Val Brembana per il comprensorio di Foppolo che comprende le seggiovie Quarta Baita e Montebello, affidate dal Comune alla Dp Invest degli imprenditori Martignon e Moretti, e il resto della stazione con gli impianti di carona gestiti in esercizio provvisorio dal collegio composto dai tre curatori fallimentari di Brembo Super Ski. In verità per Quarta Baita e Montebello volendo c'è ancora quest'ultimo week end di apertura, ma i giochi e i conti ormai sono fatti. E le cose sono andate meglio degli anni precedenti, si registra un +20% di incassi rispetto a 12 mesi fa, cosa non certo scontata viste le note vicende giudiziarie in corso. In più il fatto di non aver potuto fare una vera programmazione ha penalizzato le presenze in settimana. Chi doveva prenotare in anticipo la casa in affitto ha preferito altre mete. Fino all'inizio di dicembre del resto gli impianti erano ostaggio di sabotaggi, dispetti, discussioni e ripicche che avrebbero potuto stroncare la stagione. Ma la grande abbuffata di neve ha dato un nuovo slancio al comprensorio che esce con circa 2 milioni di euro di incassi e lasciando in eredità la consapevolezza che Carona con Brembo Super Ski in esercizio provvisorio e con il budget controllato dal tribunale si può sostenere anche da sola e può vivere di luce propria. Anche in questo caso sono i numeri a dare le risposte. Seppure Foppolo sia la stazione più conosciuta e quindi meta della maggior parte dei primi ingressi, Carona ha fatto registrare 12mila primi ingressi in più rispetto alla media degli ultimi nove anni. Circa 500mila passaggi ai tornelli di Carona che proponeva per la prima volta anche un giornaliero a 22 euro per Valgussera, Conca Nevosa, Alpe Soliva e tappeto bimbi. La somma ufficiale è ancora da tirare, ma l'incasso della sola Carona si avvicina al milione di euro, rispetto ai 300mila dell'anno passato. E il budget di incassi depositato in tribunale era di 712mila euro. Ora lo sguardo è al futuro che passa attraverso un bando che i curatori stanno predisponendo. Prevede la messa in vendita di tutti gli impianti e le attrezzature che fanno parte del fallimento, compresa la telecabina.