E' un sottoufficiale dei carabinieri 45enne l'uomo che era alla guida dell'auto rossa che il 10 dicembre alle 6,30 del mattino falciò un operaio sulla provinciale 105 a Fontanella nella campagna che confina con Casaletto di Sopra. Quel giorno l'uomo investì il bracciante che stava andando a lavorare in una cascina e poi fuggì senza prestare soccorso. Il militare, in servizio fuori regione, fu individuato dai colleghi di Treviglio che indagavano sull'accaduto già la sera stessa. Sull'asfalto bagnato erano infatti rimasti dei pezzi dell'auto che avevano portato i carabinieri a individuare sia il colore, rosso, che il modello dell'auto. In aggiunta le telecamere della zona avevano confermato e dato un'identità all'auto. La sera stessa l'uomo, che forse aveva capito di essere ormai braccato, si è costituito ai militari dell'Arma della stazione di Calcio. Basant Singh stava percorrendo in sella alla sua mountain bike gli ultimi 500 metri verso la cascina Ronchi Bianchi, dove avrebbe iniziato a lavorare alle 6,30. Al momento dell'investimento c'era buio e una leggera nebbia, fattori che potrebbero aver favorito l'impatto. L'auto lo aveva colpito alle spalle, e scaraventato a otto metri di distanza nel campo a lato della carreggiata. Un impatto violentissimo, quasi impossibile, ragionano gli inquirenti, che il guidatore non si sia accorto di nulla. Basant Singh fu trovato già morto. Era in Italia da 12 anni e abitava a Fontanella con la moglie e il figlio di 6 anni. Al momento il sottufficiale non è ancora iscritto nel registro degli indagati, il fascicolo risulta ancora contro ignoti. Il pm sta cercando di individuare l'esatta ipotesi di reato da contestare all'investitore. Omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso o omicidio volontario? L'uomo è a piede libero. Simona Befani
E' un sottoufficiale dei carabinieri 45enne l'uomo che era alla guida dell'auto rossa che il 10 dicembre alle 6,30 del mattino falciò un operaio sulla provinciale 105 a Fontanella nella campagna che confina con Casaletto di Sopra. Quel giorno l'uomo investì il bracciante che stava andando a lavorare in una cascina e poi fuggì senza prestare soccorso. Il militare, in servizio fuori regione, fu individuato dai colleghi di Treviglio che indagavano sull'accaduto già la sera stessa. Sull'asfalto bagnato erano infatti rimasti dei pezzi dell'auto che avevano portato i carabinieri a individuare sia il colore, rosso, che il modello dell'auto. In aggiunta le telecamere della zona avevano confermato e dato un'identità all'auto. La sera stessa l'uomo, che forse aveva capito di essere ormai braccato, si è costituito ai militari dell'Arma della stazione di Calcio. Basant Singh stava percorrendo in sella alla sua mountain bike gli ultimi 500 metri verso la cascina Ronchi Bianchi, dove avrebbe iniziato a lavorare alle 6,30. Al momento dell'investimento c'era buio e una leggera nebbia, fattori che potrebbero aver favorito l'impatto. L'auto lo aveva colpito alle spalle, e scaraventato a otto metri di distanza nel campo a lato della carreggiata. Un impatto violentissimo, quasi impossibile, ragionano gli inquirenti, che il guidatore non si sia accorto di nulla. Basant Singh fu trovato già morto. Era in Italia da 12 anni e abitava a Fontanella con la moglie e il figlio di 6 anni. Al momento il sottufficiale non è ancora iscritto nel registro degli indagati, il fascicolo risulta ancora contro ignoti. Il pm sta cercando di individuare l'esatta ipotesi di reato da contestare all'investitore. Omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso o omicidio volontario? L'uomo è a piede libero. Simona Befani