La strada verso la scalata di Intesa San Paolo a Ubi è tutt'altro che spianata. Il 6 luglio è partita l'Offerta Pubblica di Scambio, cui si potrà aderire fino al 28 di questo mese. Agli azionisti del gruppo bergamasco-bresciano vengono offerte 17 azioni Intesa in cambio di 10. Al momento dell'annuncio, a febbraio, l'istituto guidato da Messina offriva a chi avesse aderito un premio del 28%, che non rifletterebbe, secondo Victor Massiah, amministratore delegato di Ubi, "il reale valore" del gruppo. Oltre alla questione - non secondaria - del prezzo, c'è quella relativa agli sportelli: al momento del lancio dell'offerta, Ubi aveva avviato una serie di trattative con altri soggetti - primo tra tutti Bper (Banca Popolare dell'Emilia Romagna), con l'obiettivo di far nascere il terzo gruppo bancario italiano. L'operazione di Intesa ha di fatto interrotto questo percorso. Bper torna però in gioco da un altro punto di vista: nel caso l'operazione riuscisse, Intesa cederebbe 500 sportelli Ubi proprio a Bper. Anche su questo punto è intervenuto Victor Massiah. In un suo intervento sul Corriere della Sera, il presidente di Intesa Gian Maria Gros-Pietro, aveva dichiarato che l'operazione lanciata dal suo gruppo "non è l'eliminazione di un concorrente", ma tende piuttosto a "dare vita a un grande protagonista del credito", capace di fronteggiare la sfida europea. La strada è ancora lunga. Atteso, tra l'altro, il consiglio di amministrazione di Intesa.
La strada verso la scalata di Intesa San Paolo a Ubi è tutt'altro che spianata. Il 6 luglio è partita l'Offerta Pubblica di Scambio, cui si potrà aderire fino al 28 di questo mese. Agli azionisti del gruppo bergamasco-bresciano vengono offerte 17 azioni Intesa in cambio di 10. Al momento dell'annuncio, a febbraio, l'istituto guidato da Messina offriva a chi avesse aderito un premio del 28%, che non rifletterebbe, secondo Victor Massiah, amministratore delegato di Ubi, "il reale valore" del gruppo. Oltre alla questione - non secondaria - del prezzo, c'è quella relativa agli sportelli: al momento del lancio dell'offerta, Ubi aveva avviato una serie di trattative con altri soggetti - primo tra tutti Bper (Banca Popolare dell'Emilia Romagna), con l'obiettivo di far nascere il terzo gruppo bancario italiano. L'operazione di Intesa ha di fatto interrotto questo percorso. Bper torna però in gioco da un altro punto di vista: nel caso l'operazione riuscisse, Intesa cederebbe 500 sportelli Ubi proprio a Bper. Anche su questo punto è intervenuto Victor Massiah. In un suo intervento sul Corriere della Sera, il presidente di Intesa Gian Maria Gros-Pietro, aveva dichiarato che l'operazione lanciata dal suo gruppo "non è l'eliminazione di un concorrente", ma tende piuttosto a "dare vita a un grande protagonista del credito", capace di fronteggiare la sfida europea. La strada è ancora lunga. Atteso, tra l'altro, il consiglio di amministrazione di Intesa.