Giornata ricca di iniziative per celebrare la Liberazione dal nazifascismo. Il 25 aprile bergamasco si è aperto al campo dei Caduti per la Libertà e al Parco delle Rimembranze della Rocca alla presenza del prefetto Elisabetta Margiacchi, del presidente della Provincia Matteo Rossi e del sindaco Giorgio Gori, delle istituzioni civili e religiose della città e dei rappresentanti delle Forze armate e delle Forze dell'ordine con la deposizione delle corone d'alloro alle lapidi che ricordano i Caduti. Circa quattromila persone hanno preso poi parte al corteo che dal piazzale della Stazione si è diretto in piazza Vittorio Veneto. Sindaci, rappresentanti di partiti politici, sindacati, associazioni e semplici cittadini hanno seguito striscioni che ribadivano il no ai fascismi, alla guerra, al razzismo e all'esclusione. Il corteo è terminato sotto la torre dei Caduti. Tra gli interventi istituzionali, coordinati da Carlo Salvioni, presidente del Comitato Bergamasco Antifascista, quello del sindaco di Bergamo, che ha sottolineato la necessità di tramandare la memoria di ciò che è stato, e di rimanere in guardia contro la costante minaccia del ritorno di nuove forme di fascismo.
Giornata ricca di iniziative per celebrare la Liberazione dal nazifascismo. Il 25 aprile bergamasco si è aperto al campo dei Caduti per la Libertà e al Parco delle Rimembranze della Rocca alla presenza del prefetto Elisabetta Margiacchi, del presidente della Provincia Matteo Rossi e del sindaco Giorgio Gori, delle istituzioni civili e religiose della città e dei rappresentanti delle Forze armate e delle Forze dell'ordine con la deposizione delle corone d'alloro alle lapidi che ricordano i Caduti. Circa quattromila persone hanno preso poi parte al corteo che dal piazzale della Stazione si è diretto in piazza Vittorio Veneto. Sindaci, rappresentanti di partiti politici, sindacati, associazioni e semplici cittadini hanno seguito striscioni che ribadivano il no ai fascismi, alla guerra, al razzismo e all'esclusione. Il corteo è terminato sotto la torre dei Caduti. Tra gli interventi istituzionali, coordinati da Carlo Salvioni, presidente del Comitato Bergamasco Antifascista, quello del sindaco di Bergamo, che ha sottolineato la necessità di tramandare la memoria di ciò che è stato, e di rimanere in guardia contro la costante minaccia del ritorno di nuove forme di fascismo.