Dopo le note vicende legate alla faida fra le famiglie rom Horvat e Nicolini, non si abbassa l'attenzione delle forze dell'ordine. La clamorosa evasione fiscale accertata e la sparatoria a Trescore gli episodi più recenti che hanno spalancato una finestra sul mondo parallelo nel quale le due famiglie vivono e operano. Ne sono seguiti arresti e sequestri di beni, fra cui auto di lusso e ville sparse in provincia. E nell'ottica di verificare la presenza di oggetti pertinenti a reati, stamane i militari della compagnia di Bergamo hanno eseguito perquisizioni presso diverse abitazioni a Trescore e Zandobbio su decreto emesso dal pm Gaverini nei confronti delle famiglie dei Nicolini e degli Horvat. L'operazione non ha portato al ritrovamento di particolari utili alle indagini, ma alla richiesta di consegna delle schede telefoniche due esponenti del clan Horvat si sono rifiutati. In particolare padre e figlio, Desiderio e Fardi Horvat sono stati portati al Comando provinciale per la notifica degli atti e lì hanno dato in escandescenza picchiando ed insultatndo i militari. Stiamo parlando ancora di due dei protagonisti della sparatoria da far west con Hummer e pistole dello scorso 8 agosto. Sono stati così arrestati per minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Sono ai domiciliari attesa del processo per direttissima. In particolare per Desiderio Horvat era già stata chiesta la sorveglianza speciale che però la Corte d'appello di Brescia aveva respinto decidendo che non era persona socialmente pericolosa.
Dopo le note vicende legate alla faida fra le famiglie rom Horvat e Nicolini, non si abbassa l'attenzione delle forze dell'ordine. La clamorosa evasione fiscale accertata e la sparatoria a Trescore gli episodi più recenti che hanno spalancato una finestra sul mondo parallelo nel quale le due famiglie vivono e operano. Ne sono seguiti arresti e sequestri di beni, fra cui auto di lusso e ville sparse in provincia. E nell'ottica di verificare la presenza di oggetti pertinenti a reati, stamane i militari della compagnia di Bergamo hanno eseguito perquisizioni presso diverse abitazioni a Trescore e Zandobbio su decreto emesso dal pm Gaverini nei confronti delle famiglie dei Nicolini e degli Horvat. L'operazione non ha portato al ritrovamento di particolari utili alle indagini, ma alla richiesta di consegna delle schede telefoniche due esponenti del clan Horvat si sono rifiutati. In particolare padre e figlio, Desiderio e Fardi Horvat sono stati portati al Comando provinciale per la notifica degli atti e lì hanno dato in escandescenza picchiando ed insultatndo i militari. Stiamo parlando ancora di due dei protagonisti della sparatoria da far west con Hummer e pistole dello scorso 8 agosto. Sono stati così arrestati per minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Sono ai domiciliari attesa del processo per direttissima. In particolare per Desiderio Horvat era già stata chiesta la sorveglianza speciale che però la Corte d'appello di Brescia aveva respinto decidendo che non era persona socialmente pericolosa.