Appena fuori dal podio, ma di certo vicino al cuore degli italiani. Il Santuario della Cornabusa, in Valle Imagna, è risultato quarto nel censimento realizzato dal Fai: sono state 47.936 le preferenze accordate alla chiesa tanto cara a Papa Giovanni e alle migliaia di fedeli che ogni anno la visitano. Il bottino della Bergamasca è però quest'anno particolarmente ricco: sono ben sette i beni censiti, che potrebbero avere accesso a forme di sostegno da parte del Fondo per l'Ambiente Italiano. Oltre alla Cornabusa, al 13° posto la basilica di Santa Giulia a Bonate, la cascina Ganassina di Treviglio che occupa la cinquantesima posizione, il complesso del Carmine in Città Alta giunto 89°, ma anche il campanile della chiesa di Cornello dei Tasso, Sant'Agata a Bergamo Alta e l'Isolotto di Ponte San Pietro, rispettivamente alla posizione 121, 156 e 169. Anche questi ultimi tre luoghi, avendo raggiunto 2500 voti, potranno avere accesso ai bandi che saranno pubblicati nelle prossime settimane dal Fai. Possibilità non così remota: basta pensare a quanto accaduto con S.Nicola ad Almenno e con i globi del Coronelli, che pur non essendo arrivati primi nel censimento, poterono usufruire di finanziamenti per preziosi interventi di recupero.
Appena fuori dal podio, ma di certo vicino al cuore degli italiani. Il Santuario della Cornabusa, in Valle Imagna, è risultato quarto nel censimento realizzato dal Fai: sono state 47.936 le preferenze accordate alla chiesa tanto cara a Papa Giovanni e alle migliaia di fedeli che ogni anno la visitano. Il bottino della Bergamasca è però quest'anno particolarmente ricco: sono ben sette i beni censiti, che potrebbero avere accesso a forme di sostegno da parte del Fondo per l'Ambiente Italiano. Oltre alla Cornabusa, al 13° posto la basilica di Santa Giulia a Bonate, la cascina Ganassina di Treviglio che occupa la cinquantesima posizione, il complesso del Carmine in Città Alta giunto 89°, ma anche il campanile della chiesa di Cornello dei Tasso, Sant'Agata a Bergamo Alta e l'Isolotto di Ponte San Pietro, rispettivamente alla posizione 121, 156 e 169. Anche questi ultimi tre luoghi, avendo raggiunto 2500 voti, potranno avere accesso ai bandi che saranno pubblicati nelle prossime settimane dal Fai. Possibilità non così remota: basta pensare a quanto accaduto con S.Nicola ad Almenno e con i globi del Coronelli, che pur non essendo arrivati primi nel censimento, poterono usufruire di finanziamenti per preziosi interventi di recupero.