L'Associazione Musulmani presentando un'offerta di circa 450 mila euro, con un rialzo dell'8% rispetto alla base di 418 mila euro, si è aggiudicata il bando di vendita della chiesa degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo. Nel giugno del 2015 era stato trovato un accordo per l'utilizzo della struttura in comodato d'uso gratuito da parte della comunità ortodossa. Nello scorso mese di settembre la cappella è stata inserita tra i beni in vendita. L'offerta della Diocesi Ortodossa è stata però inferiore a quella dell'Associazione Musulmani che, dopo i problemi sorti nella struttura di via Cenisio, si riuniva in un altro luogo. La notizia ha assunto immediatamente i toni della polemica politica . Nel pomeriggio i parlamentari e i rappresentanti locali della Lega, fautrice nella scorsa legislatura regionale di una legge particolarmente restrittiva sulla possibile realizzazione di nuovi luoghi di culto definita da molti "anti-moschee", hanno sottoscritto un comunicato nel quale dichiarano - tra l'altro - l'intenzione di contattare la Soprintendenza ai Beni Artisitici per verificare che vengano "conservate anche tutte le decorazioni, gli affreschi ed i simboli religiosi cristiani sia interni che esterni". In aggiunta, i politici del Carroccio ricordano che, essendo alcuni rappresentanti della comunità islamica "attualmente indagati nel processo per truffa legato a dei fondi destinati alla realizzazione di una moschea a Bergamo", è loro intenzione verificare se siano stati rispettati i requisiti di integrità morale di tutti i partecipanti al bando. Le opposizioni parlano di un "autogoal". Per Niccolò Carretta, consigliere regionale di "Lombardi Civici Europeisti" "Il Centro destra, di fatto, sostituisce una chiesa con una moschea". Per Jacopo Scandella del Pd, "Occorre cambiare la legge regionale e "garantire a tutti la libertà di culto". Dario Violi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, critico nei confronti della legge regionale, ha affermato: "Quando c'è da fare cassa vanno bene anche le moschee". L'assessore del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni, ha dichiarato "lavoreremo in modo da rendere la convivenza nel quartiere la più serena possibile", e ha annunciato un imminente incontro con la Diocesi di Bergamo al fine di trovare al più presto un luogo di culto per i fedeli ortodossi.
L'Associazione Musulmani presentando un'offerta di circa 450 mila euro, con un rialzo dell'8% rispetto alla base di 418 mila euro, si è aggiudicata il bando di vendita della chiesa degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo. Nel giugno del 2015 era stato trovato un accordo per l'utilizzo della struttura in comodato d'uso gratuito da parte della comunità ortodossa. Nello scorso mese di settembre la cappella è stata inserita tra i beni in vendita. L'offerta della Diocesi Ortodossa è stata però inferiore a quella dell'Associazione Musulmani che, dopo i problemi sorti nella struttura di via Cenisio, si riuniva in un altro luogo. La notizia ha assunto immediatamente i toni della polemica politica . Nel pomeriggio i parlamentari e i rappresentanti locali della Lega, fautrice nella scorsa legislatura regionale di una legge particolarmente restrittiva sulla possibile realizzazione di nuovi luoghi di culto definita da molti "anti-moschee", hanno sottoscritto un comunicato nel quale dichiarano - tra l'altro - l'intenzione di contattare la Soprintendenza ai Beni Artisitici per verificare che vengano "conservate anche tutte le decorazioni, gli affreschi ed i simboli religiosi cristiani sia interni che esterni". In aggiunta, i politici del Carroccio ricordano che, essendo alcuni rappresentanti della comunità islamica "attualmente indagati nel processo per truffa legato a dei fondi destinati alla realizzazione di una moschea a Bergamo", è loro intenzione verificare se siano stati rispettati i requisiti di integrità morale di tutti i partecipanti al bando. Le opposizioni parlano di un "autogoal". Per Niccolò Carretta, consigliere regionale di "Lombardi Civici Europeisti" "Il Centro destra, di fatto, sostituisce una chiesa con una moschea". Per Jacopo Scandella del Pd, "Occorre cambiare la legge regionale e "garantire a tutti la libertà di culto". Dario Violi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, critico nei confronti della legge regionale, ha affermato: "Quando c'è da fare cassa vanno bene anche le moschee". L'assessore del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni, ha dichiarato "lavoreremo in modo da rendere la convivenza nel quartiere la più serena possibile", e ha annunciato un imminente incontro con la Diocesi di Bergamo al fine di trovare al più presto un luogo di culto per i fedeli ortodossi.