Nuovi strumenti per ridurre quella che rimane, anche nella nostra provincia, un'emergenza sociale: la casa. Circa 150mila euro sono stati messi a disposizione dalla Regione all'Ambito Territoriale 1, quello che ha come capofila il Comune di Bergamo, ma comprende anche Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole e Torre Boldone. Sono tre le tipologie di persone che possono usufruire dell'aiuto. Inquilini che, per vicissitudini quali perdita di lavoro o spese sostenute per gravi malattie non sono stati in grado di pagare l'affitto. In questo caso, l'intervento prevede il pagamento da parte del Comune di un contributo al proprietario dell'immobile, a patto che non proceda con la richiesta di uno sfratto per i dodici mesi successivi. Dal canto suo, l'inquilino deve sottoscrivere un accordo con cui si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e a sanare l' eventuale morosità accumulata in precedenza, e non coperta dal contributo. Il secondo intervento è rivolto a famiglie con alloggio di proprietà che, in seguito a pignoramento, è stato messo all'asta. In questo caso si punta ad aiutare la famiglia a trovare una nuova casa: il Comune si occupa del pagamento della caparra e dei primi mesi di affitto. Il terzo tipo di bisogno cui va incontro questo contributo è quello di famiglie che vivono in una casa in affitto, e il cui unico reddito è quello di una pensione talmente bassa da rendere difficile il pagamento del canone. In questo caso, il Comune eroga un contributo al proprietario di casa per ridurre le rate successive dell'affitto. Le domande possono già essere presentate. Per informazioni è possibile contattare il numero 035.399.315.
Nuovi strumenti per ridurre quella che rimane, anche nella nostra provincia, un'emergenza sociale: la casa. Circa 150mila euro sono stati messi a disposizione dalla Regione all'Ambito Territoriale 1, quello che ha come capofila il Comune di Bergamo, ma comprende anche Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole e Torre Boldone. Sono tre le tipologie di persone che possono usufruire dell'aiuto. Inquilini che, per vicissitudini quali perdita di lavoro o spese sostenute per gravi malattie non sono stati in grado di pagare l'affitto. In questo caso, l'intervento prevede il pagamento da parte del Comune di un contributo al proprietario dell'immobile, a patto che non proceda con la richiesta di uno sfratto per i dodici mesi successivi. Dal canto suo, l'inquilino deve sottoscrivere un accordo con cui si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e a sanare l' eventuale morosità accumulata in precedenza, e non coperta dal contributo. Il secondo intervento è rivolto a famiglie con alloggio di proprietà che, in seguito a pignoramento, è stato messo all'asta. In questo caso si punta ad aiutare la famiglia a trovare una nuova casa: il Comune si occupa del pagamento della caparra e dei primi mesi di affitto. Il terzo tipo di bisogno cui va incontro questo contributo è quello di famiglie che vivono in una casa in affitto, e il cui unico reddito è quello di una pensione talmente bassa da rendere difficile il pagamento del canone. In questo caso, il Comune eroga un contributo al proprietario di casa per ridurre le rate successive dell'affitto. Le domande possono già essere presentate. Per informazioni è possibile contattare il numero 035.399.315.