Sono passati 71 anni dal primo voto dell'Italia e repubblicana (dopo la consultazione per la formazione dell'Assemblea costituente, due anni prima), dal 18 aprile 1948, quando gli elettori venivano chiamati a esprimere la loro scelta per il rinnovo del Parlamento. Una consultazione che aveva appassionato e diviso la popolazione, portando alle urne il 92,2% degli aventi diritto (percentuale che nella tornata successiva, nel 1952, aveva sfiorato il 94%). Un coinvolgimento dei cittadini continuato senza grandi scossoni fino alla fine degli anni Settanta, per arrivare alle Politiche del 4 marzo del 2018 a scendere fino a poco meno del 73%. Sono tante e complesse le ragioni di questa disaffezione, in parte forse fisiologica per le grandi democrazie. Di certo ci si chiede come si comporteranno gli italiani chiamati a dare il nuovo contributo alla formazione del Parlamento europeo (istituzione percepita come sempre più distante, tanto che dall'86% del 1979 l'affluenza è scesa al 58,6 del 2014). Nel maggio di cinque anni fa a Bergamo si recò alle urne per l'elezione del primo cittadino il 70% degli aventi diritto. Cosa succederà domenica? Per sottolineare l'importanza dell'appuntamento del 26 maggio, Bergamotv aderisce alla campagna dell'Eco di Bergamo: nella consapevolezza di quanto la nostra scelta sia fondamentale per il destino dei nostri Comuni, del nostro Paese e del nostro continente, l'invito è che a tutti torni la "Voglia di votare".
Sono passati 71 anni dal primo voto dell'Italia e repubblicana (dopo la consultazione per la formazione dell'Assemblea costituente, due anni prima), dal 18 aprile 1948, quando gli elettori venivano chiamati a esprimere la loro scelta per il rinnovo del Parlamento. Una consultazione che aveva appassionato e diviso la popolazione, portando alle urne il 92,2% degli aventi diritto (percentuale che nella tornata successiva, nel 1952, aveva sfiorato il 94%). Un coinvolgimento dei cittadini continuato senza grandi scossoni fino alla fine degli anni Settanta, per arrivare alle Politiche del 4 marzo del 2018 a scendere fino a poco meno del 73%. Sono tante e complesse le ragioni di questa disaffezione, in parte forse fisiologica per le grandi democrazie. Di certo ci si chiede come si comporteranno gli italiani chiamati a dare il nuovo contributo alla formazione del Parlamento europeo (istituzione percepita come sempre più distante, tanto che dall'86% del 1979 l'affluenza è scesa al 58,6 del 2014). Nel maggio di cinque anni fa a Bergamo si recò alle urne per l'elezione del primo cittadino il 70% degli aventi diritto. Cosa succederà domenica? Per sottolineare l'importanza dell'appuntamento del 26 maggio, Bergamotv aderisce alla campagna dell'Eco di Bergamo: nella consapevolezza di quanto la nostra scelta sia fondamentale per il destino dei nostri Comuni, del nostro Paese e del nostro continente, l'invito è che a tutti torni la "Voglia di votare".