Uno studio di New York e uno di Rotterdam, in Olanda, sono stati scelti come finalisti del concorso internazionale lanciato dalla San Pellegrino per ideare l'immagine del futuro della 'casa' dove viene imbottigliata l'acqua conosciuta in tutto il mondo. Agli architetti l'azienda aveva chiesto un progetto nel quale alla visione artistica fossero associati l'idea di efficienza e di rispetto dell'ambiente, creando al contempo un luogo dove fosse piacevole lavorare. I finalisti, l'americana BIG e l'olandese MVRDV hanno avuto la meglio su altri due studi, un italiano e un norvegese. L'idea portante di BIG si traduce nell'uso di archi attraverso i quali filtra la luce esterna, così come dalle sorgenti emerge l'acqua dopo aver compiuto un corso trentennale tra le rocce. L'immagine dello studio statunitense vuole essere al contempo razionale, funzionale e poetica. Il progetto dello studio olandese punta invece sulla realizzazione di uno spazio che domina l'industria osservandola dall'alto, ma al contempo costituendo un elemento di attrazione, rappresentato da una grande stella. La struttura esistente viene alleggerita, e resa in molti casi trasparente, in modo da consentire a chi sta all'interno di essere costantemente in contatto con l'ambiente alpino che la circonda. Vengono create cascate d'acqua, che danno un senso di frescura, e che nei mesi più caldi dovrebbero fare della 'casa' della San Pellegrino il luogo in cui chiunque vorrebbe essere. Il progetto vincitore del concorso sarà comunicato all'inizio del 2017.
Uno studio di New York e uno di Rotterdam, in Olanda, sono stati scelti come finalisti del concorso internazionale lanciato dalla San Pellegrino per ideare l'immagine del futuro della 'casa' dove viene imbottigliata l'acqua conosciuta in tutto il mondo. Agli architetti l'azienda aveva chiesto un progetto nel quale alla visione artistica fossero associati l'idea di efficienza e di rispetto dell'ambiente, creando al contempo un luogo dove fosse piacevole lavorare. I finalisti, l'americana BIG e l'olandese MVRDV hanno avuto la meglio su altri due studi, un italiano e un norvegese. L'idea portante di BIG si traduce nell'uso di archi attraverso i quali filtra la luce esterna, così come dalle sorgenti emerge l'acqua dopo aver compiuto un corso trentennale tra le rocce. L'immagine dello studio statunitense vuole essere al contempo razionale, funzionale e poetica. Il progetto dello studio olandese punta invece sulla realizzazione di uno spazio che domina l'industria osservandola dall'alto, ma al contempo costituendo un elemento di attrazione, rappresentato da una grande stella. La struttura esistente viene alleggerita, e resa in molti casi trasparente, in modo da consentire a chi sta all'interno di essere costantemente in contatto con l'ambiente alpino che la circonda. Vengono create cascate d'acqua, che danno un senso di frescura, e che nei mesi più caldi dovrebbero fare della 'casa' della San Pellegrino il luogo in cui chiunque vorrebbe essere. Il progetto vincitore del concorso sarà comunicato all'inizio del 2017.