Quattro droni di avanzata tecnologia per la ricerca di persone scomparse in acqua e in ambienti impervi.
Sono quelli che il Nucleo sommozzatori volontari di Treviglio potrà utilizzare dopo la sperimentazione che ha fatta a Canonica d'Adda, nella zona del fiume Adda non interdetta al volo.
E presto sarà introdotto anche lo strumento per i fondali.
Si tratta di apparecchi di rilevazione muniti di camere termiche, che vanno a potenziare il sistema di ricerca della realtà associativa. Sistemi che verranno utilizzati solo per la ricerca delle persone scomparse.
I droni in questione hanno la possibilità di individuare dall'alto le persone in acqua e in luoghi impervi: durante le prove eseguite a Canonica d'Adda è stato anche sperimentato, usando il drone, il trasporto di un defibrillatore da una sponda all'altra del fiume.
E presto sarà a disposizione anche un sonar a basso fondale, sempre per la rilevazione di persone in acqua, grazie allacollaborazione del gruppo volontari del Garda di Salò.
Il Nucleo sommozzatori di Treviglio ha 48 volontari, che si muovono in squadre ognuna delle quali composta anche da due operatori sanitari soccorritori. A disposizione del Nucleo ci sono mezzi da terra e per gli interventi in acqua. La prossima novità è rappresentata dalla progettazione di un gommone per il soccorso su ghiaccio, che sarà realizzato a Udine, per garantire il presidio sul lago ghiacciato di Endine.
I sommozzatori volontari di Treviglio da gennaio al 10 ottobre hanno effettuato 32 interventi, impegnando gli operatori in 340 ore di servizio, percorrendo 23mila chilometri su strada per gli spostamenti. Hanno salvato quattro persone dalle acque e recuperato quindici vittime di annegamenti.
Quattro droni di avanzata tecnologia per la ricerca di persone scomparse in acqua e in ambienti impervi.
Sono quelli che il Nucleo sommozzatori volontari di Treviglio potrà utilizzare dopo la sperimentazione che ha fatta a Canonica d'Adda, nella zona del fiume Adda non interdetta al volo.
E presto sarà introdotto anche lo strumento per i fondali.
Si tratta di apparecchi di rilevazione muniti di camere termiche, che vanno a potenziare il sistema di ricerca della realtà associativa. Sistemi che verranno utilizzati solo per la ricerca delle persone scomparse.
I droni in questione hanno la possibilità di individuare dall'alto le persone in acqua e in luoghi impervi: durante le prove eseguite a Canonica d'Adda è stato anche sperimentato, usando il drone, il trasporto di un defibrillatore da una sponda all'altra del fiume.
E presto sarà a disposizione anche un sonar a basso fondale, sempre per la rilevazione di persone in acqua, grazie allacollaborazione del gruppo volontari del Garda di Salò.
Il Nucleo sommozzatori di Treviglio ha 48 volontari, che si muovono in squadre ognuna delle quali composta anche da due operatori sanitari soccorritori. A disposizione del Nucleo ci sono mezzi da terra e per gli interventi in acqua. La prossima novità è rappresentata dalla progettazione di un gommone per il soccorso su ghiaccio, che sarà realizzato a Udine, per garantire il presidio sul lago ghiacciato di Endine.
I sommozzatori volontari di Treviglio da gennaio al 10 ottobre hanno effettuato 32 interventi, impegnando gli operatori in 340 ore di servizio, percorrendo 23mila chilometri su strada per gli spostamenti. Hanno salvato quattro persone dalle acque e recuperato quindici vittime di annegamenti.