Ilaria Oldoni, 29 anni, che abitava a Calcinate con il padre della bimba che stava aspettando, dopo i primi esami ha avuto la conferma dai medici: il feto non aveva più battito. Ha affrontato lo straziante calvario di un parto indotto, necessario davanti a una morte intrauterina, ma da quel parto Ilaria non si è più ripresa: è deceduta nel pomeriggio del 6 gennaio, nel Policlinico, per shock emorragico, stando a quanto dichiarato dalla struttura sanitaria, che fa parte degli Istituti ospedalieri bergamaschi-Gruppo San Donato. Sarà l’accertamento autoptico, che verrà effettuato lunedì all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, ad aiutare a capire come e perché si sia verificata una simile tragedia.
Ilaria Oldoni, 29 anni, che abitava a Calcinate con il padre della bimba che stava aspettando, dopo i primi esami ha avuto la conferma dai medici: il feto non aveva più battito. Ha affrontato lo straziante calvario di un parto indotto, necessario davanti a una morte intrauterina, ma da quel parto Ilaria non si è più ripresa: è deceduta nel pomeriggio del 6 gennaio, nel Policlinico, per shock emorragico, stando a quanto dichiarato dalla struttura sanitaria, che fa parte degli Istituti ospedalieri bergamaschi-Gruppo San Donato. Sarà l’accertamento autoptico, che verrà effettuato lunedì all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, ad aiutare a capire come e perché si sia verificata una simile tragedia.