I segretari provinciali del Partito Democratico, della Lega Nord e di Forza Italia - Gabriele Riva, Daniele Belotti e Paolo Franco - hanno voluto incontrare il questore di Bergamo, Girolamo Fabiano, per esprimere la loro preoccupazione in merito alle tante segnalazioni ricevute da sindaci e cittadini sulle nuove procedure per il rilascio dei passaporti. "La digitalizzazione della procedura con il conseguente obbligo di appuntamento on line - spiegano in una nota congiunta - ha notevolmente allungato i tempi d'attesa, arrivando anche a quattro mesi, rispetto alle richieste ordinarie. Il questore ha sottolineato come sia necessaria una maggiore conoscenza della procedura da parte degli utenti visto che i casi urgenti hanno via prioritaria rispetto all'appuntamento on line. I tre segretari provinciali hanno garantito l'impegno a tenere monitorata la situazione e la volontà di chiedere ai rappresentanti istituzionali a Roma un numero di agenti maggiore per gli uffici ma anche per il controllo del territorio a Bergamo e possibili correttivi come la possibilità che i comuni, sfruttando le procedure della nuova carta d'identità elettronica, tornino a svolgere quel ruolo di raccolta ordinaria delle richieste che svolgevano in precedenza".
I segretari provinciali del Partito Democratico, della Lega Nord e di Forza Italia - Gabriele Riva, Daniele Belotti e Paolo Franco - hanno voluto incontrare il questore di Bergamo, Girolamo Fabiano, per esprimere la loro preoccupazione in merito alle tante segnalazioni ricevute da sindaci e cittadini sulle nuove procedure per il rilascio dei passaporti. "La digitalizzazione della procedura con il conseguente obbligo di appuntamento on line - spiegano in una nota congiunta - ha notevolmente allungato i tempi d'attesa, arrivando anche a quattro mesi, rispetto alle richieste ordinarie. Il questore ha sottolineato come sia necessaria una maggiore conoscenza della procedura da parte degli utenti visto che i casi urgenti hanno via prioritaria rispetto all'appuntamento on line. I tre segretari provinciali hanno garantito l'impegno a tenere monitorata la situazione e la volontà di chiedere ai rappresentanti istituzionali a Roma un numero di agenti maggiore per gli uffici ma anche per il controllo del territorio a Bergamo e possibili correttivi come la possibilità che i comuni, sfruttando le procedure della nuova carta d'identità elettronica, tornino a svolgere quel ruolo di raccolta ordinaria delle richieste che svolgevano in precedenza".