Storie di maltrattamenti in strutture di accoglienza e cura sono sempre più frequenti, vittime persone fragili, anziani, malati, bimbi e disabili. Le immagini che raccontano di vicende davvero inqualificabili sono tante, il più delle volte rese pubbliche, ma non questa volta , non per ora. La cronaca ci porta a raccontare fatti accaduti nella provincia bergamasca, in valle Brembana. Vittime due persone disabili con la sindrome di down . Protagonista una badante di 55 anni italiana che costantemente le picchiava e costringeva a stare al buio per ore come punizione per non avere lavato i piatti, tenuto in ordine la stanza o per non aver finito il pranzo. I due ospiti una donna di 48 anni e un uomo di 50 erano bersaglio della signora. I maltrattamenti avvenivano all'interno di una casa diventata struttura di accoglienza per volontà di genitori anziani che volevano garantire assistenza per il dopo di noi alla figlia, diventata adulta. La 55enne è stata dunque arrestata con l'accusa di maltrattamenti nei confronti di persone con sindrome di down. Arresto eseguito in esecuzione ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P del Tribunale di Bergamo, al termine di un'articolata attività investigativa, avviata nel mese di novembre e condotta dai carabinieri di Zogno.
Storie di maltrattamenti in strutture di accoglienza e cura sono sempre più frequenti, vittime persone fragili, anziani, malati, bimbi e disabili. Le immagini che raccontano di vicende davvero inqualificabili sono tante, il più delle volte rese pubbliche, ma non questa volta , non per ora. La cronaca ci porta a raccontare fatti accaduti nella provincia bergamasca, in valle Brembana. Vittime due persone disabili con la sindrome di down . Protagonista una badante di 55 anni italiana che costantemente le picchiava e costringeva a stare al buio per ore come punizione per non avere lavato i piatti, tenuto in ordine la stanza o per non aver finito il pranzo. I due ospiti una donna di 48 anni e un uomo di 50 erano bersaglio della signora. I maltrattamenti avvenivano all'interno di una casa diventata struttura di accoglienza per volontà di genitori anziani che volevano garantire assistenza per il dopo di noi alla figlia, diventata adulta. La 55enne è stata dunque arrestata con l'accusa di maltrattamenti nei confronti di persone con sindrome di down. Arresto eseguito in esecuzione ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P del Tribunale di Bergamo, al termine di un'articolata attività investigativa, avviata nel mese di novembre e condotta dai carabinieri di Zogno.