Tre conventi che tra la fine del Cinquecento e il Settecento sorgevano negli spazi successivamente occupati dalla caserma Colleoni. Fra gli scavi della demolizione della Montelungo riemerge un pezzo di storia della nostra città. Non si tratta di una scoperta eclatante, in realtà afferma l'assessore Valesinbi ci si aspettava di riportare alla luce parte del Convento che risultava chiaramente dalle mappe. La maggior parte dell'edificio fu abbattuta nell'Ottocento quando fu costruita la Colleoni. Ora sono riemersi muretti e perimetri delle parti esterne, non di pregio archeologico, ma certamente importanti sotto il profilo storico. Si tratta dei resti di un forno del pane, di una lavanderia, di cortili, depositi attrezzi e cantine ma anche di un ossario rinvenuti sotto il grande piazzale, nella parte nord compresa tra vicolo San Giovanni e via delle Muraine. Reperti riconducibili ai Conventi delle Orfane, delle Redente e delle Suore francescane, istituti religiosi femminili che accoglievano orfane e donne tolte dalla strada e alle quali veniva insegnato un mestiere. Il bando esecutivo dei lavori è stato pubblicato venerdì al termine di mesi di lavori e verifiche, di concerto con il Ministero dei Beni culturali ed una appoosita commissione regionale con la quale si è stabilito il modo di procedere. In settimana sarà fatta una riproduzione tridimensionale dei resti venuti alla luce utilizzando i laser scanner. Dopo di che la Sovrintendenza ha autorizzato la rimozione di quel che è stato trovato, mentre l'ossario sarà conservato. Nonostante il ritrovamento dei resti degli ex Conventi, i lavori non subiranno ritardi.
Tre conventi che tra la fine del Cinquecento e il Settecento sorgevano negli spazi successivamente occupati dalla caserma Colleoni. Fra gli scavi della demolizione della Montelungo riemerge un pezzo di storia della nostra città. Non si tratta di una scoperta eclatante, in realtà afferma l'assessore Valesinbi ci si aspettava di riportare alla luce parte del Convento che risultava chiaramente dalle mappe. La maggior parte dell'edificio fu abbattuta nell'Ottocento quando fu costruita la Colleoni. Ora sono riemersi muretti e perimetri delle parti esterne, non di pregio archeologico, ma certamente importanti sotto il profilo storico. Si tratta dei resti di un forno del pane, di una lavanderia, di cortili, depositi attrezzi e cantine ma anche di un ossario rinvenuti sotto il grande piazzale, nella parte nord compresa tra vicolo San Giovanni e via delle Muraine. Reperti riconducibili ai Conventi delle Orfane, delle Redente e delle Suore francescane, istituti religiosi femminili che accoglievano orfane e donne tolte dalla strada e alle quali veniva insegnato un mestiere. Il bando esecutivo dei lavori è stato pubblicato venerdì al termine di mesi di lavori e verifiche, di concerto con il Ministero dei Beni culturali ed una appoosita commissione regionale con la quale si è stabilito il modo di procedere. In settimana sarà fatta una riproduzione tridimensionale dei resti venuti alla luce utilizzando i laser scanner. Dopo di che la Sovrintendenza ha autorizzato la rimozione di quel che è stato trovato, mentre l'ossario sarà conservato. Nonostante il ritrovamento dei resti degli ex Conventi, i lavori non subiranno ritardi.