San Martino si ricorda per avere donato metà del suo mantello (il 'palium' dei latini) a un povero perchè si potesse riparare dal freddo. Da questa parola deriva l'aggettivo palliativo, riferito a cure che possano aiutare chi si trova in una situazione di particolare sofferenza derivata dalla malattia. E' questa l'idea dalla quale si è mosso l'incontro organizzato dall'Associazione Cure Palliative di Bergamoall'oratorio di Loreto e rivolto agli studenti dell'Istituto Mamoli, che hanno così avuto l'occasione di avvicinare un tema difficile, soprattutto per la loro giovane età.
San Martino si ricorda per avere donato metà del suo mantello (il 'palium' dei latini) a un povero perchè si potesse riparare dal freddo. Da questa parola deriva l'aggettivo palliativo, riferito a cure che possano aiutare chi si trova in una situazione di particolare sofferenza derivata dalla malattia. E' questa l'idea dalla quale si è mosso l'incontro organizzato dall'Associazione Cure Palliative di Bergamoall'oratorio di Loreto e rivolto agli studenti dell'Istituto Mamoli, che hanno così avuto l'occasione di avvicinare un tema difficile, soprattutto per la loro giovane età.