Covid, focolai in 430 famiglie bergamasche. I numeri forniti da ATS chiariscono senza ombra di dubbio quale sia il contesto in cui ci si contagia maggiormente in città e provincia in questa terza ondata della pandemia. Settimana scorsa, su 523 focolai attivi tra cittò e provincia, l'80% sono focolai familiari. Non si tengono le mascherine, non si mantiene la distanza di sicurezza, non si adottano tutte le misure di prevenzione cui siamo abituati in altri contesti fuori casa. Lì si abbassano le difese, la gente non rinuncia a feste e pranzi. Nella Bergamasca 391 ricoveri e 4 vittime in più: negli ultimi sette giorni si è registrata una crescita di nuovi casi pari al 27%, contro il 36 di Milano e il 32 di Brescia. Ecco l'analisi di Massimo Giupponi, direttore generale dell'ATS di Bergamo, in collegamento con "Bergamo Tg ore 12".
Covid, focolai in 430 famiglie bergamasche. I numeri forniti da ATS chiariscono senza ombra di dubbio quale sia il contesto in cui ci si contagia maggiormente in città e provincia in questa terza ondata della pandemia. Settimana scorsa, su 523 focolai attivi tra cittò e provincia, l'80% sono focolai familiari. Non si tengono le mascherine, non si mantiene la distanza di sicurezza, non si adottano tutte le misure di prevenzione cui siamo abituati in altri contesti fuori casa. Lì si abbassano le difese, la gente non rinuncia a feste e pranzi. Nella Bergamasca 391 ricoveri e 4 vittime in più: negli ultimi sette giorni si è registrata una crescita di nuovi casi pari al 27%, contro il 36 di Milano e il 32 di Brescia. Ecco l'analisi di Massimo Giupponi, direttore generale dell'ATS di Bergamo, in collegamento con "Bergamo Tg ore 12".