Giro di vite a Bergamo sugli impianti di riscaldamento. Nel capoluogo sono state effettuate 1072 verifiche su casi ritenuti sospetti di non aver rispettato l'obbligo dei controlli biennali: di queste, un'ottantina è in corso di sistemazione, 447 si sono concluse con la regolarizzazione della pratica, mentre in 546 casi i proprietari sono risultati irreperibili. Nei rimanenti 37 casi, Palafrizzioni ha sanzionato manutentori e cittadini. I primi, non avendo registrato l'impianto nel sito regionale "Curit" nonostante il proprietario avesse pagato regolarmente gli otto euro dovuti per la certificazione, hanno ricevuto una sanzione tra i 100 e i 200 euro. I cittadini che invece non avevano nemmeno contattato un manutentore, hanno dovuto sborsare ben 2mila euro di multa. Il Comune è anche intenzionato a scovare i cosiddetti 'impianti fantasma': in città dei 43mila impianti di riscaldamento che risultano attivi solo 33mila sono registrati. Palafrizzoni ha dato incarico alla Provincia di effettuare controlli anche sugli impianti già in possesso della certificazione "Curit": lo scorso anno sono state fatte qusi 1500 ispezioni, e solo un terzo dei cittadini è stato trovato in regola.
Giro di vite a Bergamo sugli impianti di riscaldamento. Nel capoluogo sono state effettuate 1072 verifiche su casi ritenuti sospetti di non aver rispettato l'obbligo dei controlli biennali: di queste, un'ottantina è in corso di sistemazione, 447 si sono concluse con la regolarizzazione della pratica, mentre in 546 casi i proprietari sono risultati irreperibili. Nei rimanenti 37 casi, Palafrizzioni ha sanzionato manutentori e cittadini. I primi, non avendo registrato l'impianto nel sito regionale "Curit" nonostante il proprietario avesse pagato regolarmente gli otto euro dovuti per la certificazione, hanno ricevuto una sanzione tra i 100 e i 200 euro. I cittadini che invece non avevano nemmeno contattato un manutentore, hanno dovuto sborsare ben 2mila euro di multa. Il Comune è anche intenzionato a scovare i cosiddetti 'impianti fantasma': in città dei 43mila impianti di riscaldamento che risultano attivi solo 33mila sono registrati. Palafrizzoni ha dato incarico alla Provincia di effettuare controlli anche sugli impianti già in possesso della certificazione "Curit": lo scorso anno sono state fatte qusi 1500 ispezioni, e solo un terzo dei cittadini è stato trovato in regola.