Cinquecento campioni di alimenti, non di origine animale, per 28mila analisi effettuate dai laboratori di Ats in dieci mesi. Praticamente 50 campioni al mese, più di uno al giorno. Si tratta di verifiche microbiologiche per il 60% , ovvero alla ricerca di batteri o muffe (che possono aver alterato il prodotto) e per il 40% fitosanitari, per intercettare la presenza di sostanze chimiche utilizzate nella produzione.
Il servizio di Paola Abrate
Cinquecento campioni di alimenti, non di origine animale, per 28mila analisi effettuate dai laboratori di Ats in dieci mesi. Praticamente 50 campioni al mese, più di uno al giorno. Si tratta di verifiche microbiologiche per il 60% , ovvero alla ricerca di batteri o muffe (che possono aver alterato il prodotto) e per il 40% fitosanitari, per intercettare la presenza di sostanze chimiche utilizzate nella produzione.
Il servizio di Paola Abrate