Il luogo è segreto fino al giorno prima del concerto. Gli artisti top secret fino a quando non salgono sul palco. E’ SofarSounds, un “movimento” nato nel 2009 a Londra con l’intento di ridare dignità ai musicisti emergenti, spesso costretti a esibirsi in locali in cui la gente è più interessata a chiacchierare che a godersi lo spettacolo e che conta migliaia di eventi in tutto il mondo. Sofar è tornato a Bergamo a maggio, dopo tre anni di assenza, nella Lago Tower di Nembro. La formula è collaudata: una jam di tre artisti, ciascuno esegue, in acustico, tre o quattro brani, poi bum, finito. L’ingresso è gratuito (gradita un’offerta), il pubblico “selezionato”, ma solo in base alla voglia di partecipare e di scoprire nuovi artisti. L’invito arriva ai primi quaranta tra gli iscritti al sito ufficiale di Sofar che inoltrano la richiesta. Una mail ti conferma la partecipazione, un’altra arriverà 24 ore prima e conterrà le indicazioni per raggiungere la location. L’obiettivo è sentirsi come nel salotto di casa, qui invece della Tv, però, c’è musica dal vivo. I neofiti, si riconoscono dall’approccio timido e sospettoso, ma bastano pochi minuti e quattro chiacchiere per entrare nel mood della serata. Non c’è bar, né servizio ristoro. E’ possibile portare da bere e qualche stuzzichino, anche da condividere. I posti su sedie e divani sono limitati come in qualsiasi appartamento e se con te hai un cuscino o una coperta, sedersi a terra è molto più comodo. (Un grazie doveroso alla dama bionda sconosciuta ma perspicace e gentile che mi ha ceduto uno sgabello vedendomi plastico e già rosso paonazzo dopo pochi minuti che ero accovacciato in ginocchio). “Chi viene, lo fa per ascoltare la musica, non perché conosce il gruppo, dice Alessandro Martello bergamasco di SofarMilan organizzatore dell’evento, il proposito è di prestare la massima attenzione a quello che succede e a conoscere gente”. In ogni esibizione c’è il gusto della sorpresa: il pop intimo e poetico del parolaio Emit, la voce elettrica e melanconica di Marianna d’Ama, la melodia intensa (tradizione melodica) di Virginio. “Una delle caratteristiche del Sofar è che la line up è molto varia, si esibiscono artisti di generi e stili differenti, continua Alessandro, non percepiscono compenso, la loro contropartita è la restituzione di un pubblico attento e motivato”. “Riprenderemo a organizzare Sofar anche a Bergamo a cadenza mensile, chi è interessato può seguirci sui social. Siamo partiti con Bergamo e Milano nel 2013 e ora abbiamo raggiunto quota 100 eventi, è il nostro modo di proporre musica di qualità”.
Roberto L.Vitali
Il luogo è segreto fino al giorno prima del concerto. Gli artisti top secret fino a quando non salgono sul palco. E’ SofarSounds, un “movimento” nato nel 2009 a Londra con l’intento di ridare dignità ai musicisti emergenti, spesso costretti a esibirsi in locali in cui la gente è più interessata a chiacchierare che a godersi lo spettacolo e che conta migliaia di eventi in tutto il mondo. Sofar è tornato a Bergamo a maggio, dopo tre anni di assenza, nella Lago Tower di Nembro. La formula è collaudata: una jam di tre artisti, ciascuno esegue, in acustico, tre o quattro brani, poi bum, finito. L’ingresso è gratuito (gradita un’offerta), il pubblico “selezionato”, ma solo in base alla voglia di partecipare e di scoprire nuovi artisti. L’invito arriva ai primi quaranta tra gli iscritti al sito ufficiale di Sofar che inoltrano la richiesta. Una mail ti conferma la partecipazione, un’altra arriverà 24 ore prima e conterrà le indicazioni per raggiungere la location. L’obiettivo è sentirsi come nel salotto di casa, qui invece della Tv, però, c’è musica dal vivo. I neofiti, si riconoscono dall’approccio timido e sospettoso, ma bastano pochi minuti e quattro chiacchiere per entrare nel mood della serata. Non c’è bar, né servizio ristoro. E’ possibile portare da bere e qualche stuzzichino, anche da condividere. I posti su sedie e divani sono limitati come in qualsiasi appartamento e se con te hai un cuscino o una coperta, sedersi a terra è molto più comodo. (Un grazie doveroso alla dama bionda sconosciuta ma perspicace e gentile che mi ha ceduto uno sgabello vedendomi plastico e già rosso paonazzo dopo pochi minuti che ero accovacciato in ginocchio). “Chi viene, lo fa per ascoltare la musica, non perché conosce il gruppo, dice Alessandro Martello bergamasco di SofarMilan organizzatore dell’evento, il proposito è di prestare la massima attenzione a quello che succede e a conoscere gente”. In ogni esibizione c’è il gusto della sorpresa: il pop intimo e poetico del parolaio Emit, la voce elettrica e melanconica di Marianna d’Ama, la melodia intensa (tradizione melodica) di Virginio. “Una delle caratteristiche del Sofar è che la line up è molto varia, si esibiscono artisti di generi e stili differenti, continua Alessandro, non percepiscono compenso, la loro contropartita è la restituzione di un pubblico attento e motivato”. “Riprenderemo a organizzare Sofar anche a Bergamo a cadenza mensile, chi è interessato può seguirci sui social. Siamo partiti con Bergamo e Milano nel 2013 e ora abbiamo raggiunto quota 100 eventi, è il nostro modo di proporre musica di qualità”.
Roberto L.Vitali