Se dal punto di vista meteorologico l'inverno non si è ancora manifestato al meglio, sono alle porte i saldi stagionali. Proprio le condizioni anomale del tempo potrebbero favorire, secondo Adiconsum, un maggiore assortimento, soprattutto di capi di abbigliamento. A Bergamo, come nel resto della Lombardia, il via è previsto per sabato prossimo, 5 gennaio. Confcommercio prevede una spesa media compresa tra i 280 e i 325 euro a famiglia. Consueti i settori nei quali si concentreranno gli acquisti: abbigliamento, appunto, con calzature e accessori, per i quali la spesa pro capite andrà dai 122 ai 140 euro. Pochi ma importanti i suggerimenti per rendere questo appuntamento una buona occasione di affari, condivisi da commercianti e associazioni dei consumatori. La possibilità di cambiare un capo è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato; bancomat e carte di credito devono essere accettati; i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda: il prezzo dev'essere sensibilmente ridotto se gli stessi non sono venduti entro un certo periodo di tempo; il negoziante ha l'obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Un ultimo suggerimento: diffidare dalle percentuali di sconto superiori al 50 - 60%, che potrebbero nascondere qualche tranello.
Se dal punto di vista meteorologico l'inverno non si è ancora manifestato al meglio, sono alle porte i saldi stagionali. Proprio le condizioni anomale del tempo potrebbero favorire, secondo Adiconsum, un maggiore assortimento, soprattutto di capi di abbigliamento. A Bergamo, come nel resto della Lombardia, il via è previsto per sabato prossimo, 5 gennaio. Confcommercio prevede una spesa media compresa tra i 280 e i 325 euro a famiglia. Consueti i settori nei quali si concentreranno gli acquisti: abbigliamento, appunto, con calzature e accessori, per i quali la spesa pro capite andrà dai 122 ai 140 euro. Pochi ma importanti i suggerimenti per rendere questo appuntamento una buona occasione di affari, condivisi da commercianti e associazioni dei consumatori. La possibilità di cambiare un capo è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato; bancomat e carte di credito devono essere accettati; i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda: il prezzo dev'essere sensibilmente ridotto se gli stessi non sono venduti entro un certo periodo di tempo; il negoziante ha l'obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Un ultimo suggerimento: diffidare dalle percentuali di sconto superiori al 50 - 60%, che potrebbero nascondere qualche tranello.