Una forte esplosione ha devastato i locali di Banca Intesa San Paolo di via Fermi Intorno alle 2 di notte un botto violentissimo ha svegliato Colognola, a pochi metri da via Keplero, dove è stata uccisa la manager Daniela Roveri, nel dicembre scorso. Il quartiere ancora una volta si è svegliato nella paura. Il boato è sato causato della banda del bancomat, entrata in azione alla filiale di Intesa San Paolo. Un commando di 3 persone, secondo le prime ricostruzioni, che ha fatto saltare il bancomat con dell'esplosivo per poi darsi alla fuga con un bottino ancora tutto da quantificare. I malviventi sono stati visti scappare a bordo di un'auto, ma i dettagli sono al vaglio dei carabinieri di bergamo che stanno visionando le telcamere di sorveglianza dell'istituto di credito. I tre certamente avevano il volto coperto e hanno agito in pochissimo tempo. Complessivamente un paio di minuti per poi darsi alla fuga. Una dinamica pressocchè identica a quella dell'assalto al bancomat di Telgate, solo due giorni fa. In quell'occasione la banda era compostra da cinque uomini, in questo caso due in meno. Ma sempre a volto coperto e sempre con la tecnica dell'esplosivo. Chi indaga è quasi certo che si tratti della stessa banda che in questo periodo sta razziando i bancomat della nostra provuincia, finora peraltro con successo.
Una forte esplosione ha devastato i locali di Banca Intesa San Paolo di via Fermi Intorno alle 2 di notte un botto violentissimo ha svegliato Colognola, a pochi metri da via Keplero, dove è stata uccisa la manager Daniela Roveri, nel dicembre scorso. Il quartiere ancora una volta si è svegliato nella paura. Il boato è sato causato della banda del bancomat, entrata in azione alla filiale di Intesa San Paolo. Un commando di 3 persone, secondo le prime ricostruzioni, che ha fatto saltare il bancomat con dell'esplosivo per poi darsi alla fuga con un bottino ancora tutto da quantificare. I malviventi sono stati visti scappare a bordo di un'auto, ma i dettagli sono al vaglio dei carabinieri di bergamo che stanno visionando le telcamere di sorveglianza dell'istituto di credito. I tre certamente avevano il volto coperto e hanno agito in pochissimo tempo. Complessivamente un paio di minuti per poi darsi alla fuga. Una dinamica pressocchè identica a quella dell'assalto al bancomat di Telgate, solo due giorni fa. In quell'occasione la banda era compostra da cinque uomini, in questo caso due in meno. Ma sempre a volto coperto e sempre con la tecnica dell'esplosivo. Chi indaga è quasi certo che si tratti della stessa banda che in questo periodo sta razziando i bancomat della nostra provuincia, finora peraltro con successo.