Duecento persone, su un migliaio di abitanti, all’assemblea pubblica convocata nella serata di lunedì 26 settembre da Comune e RS Impianti per fare il punto sullo stato di attuazione del rilancio del comprensorio sciistico di Colere, in Valle di Scalve. Non è arrivata risposta definitiva sull’imminente stagione invernale, ma è evidente che la riapertura degli impianti è sempre più lontana. In attesa del via libera della conferenza dei servizi e del bando per la direzione lavori, i tempi per l’installazione della nuova ovovia che andrà a sostituire la storica Carbonera-Polzone sono ormai troppo stretti. E un possibile piano B, con il ripristino della vecchia seggiovia smantellata e depositata nel parcheggio antistante gli impianti, richiederebbe un ulteriore esborso di 500 mila euro e almeno un mese di lavori. In più, causa il rincaro energetico, i costi di gestione potrebbero non essere più sostenibili. Preoccupate le scuole sci per le ripercussioni di un anno di chiusura, anche se l’amministrazione comunale ha garantito che si attiverà per far sentire in concreto la propria vicinanza. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste al sindaco e presidente della Comunità Montana Gabriele Bettineschi e al rappresentante di RS Impianti Alessandro Bettineschi.
Duecento persone, su un migliaio di abitanti, all’assemblea pubblica convocata nella serata di lunedì 26 settembre da Comune e RS Impianti per fare il punto sullo stato di attuazione del rilancio del comprensorio sciistico di Colere, in Valle di Scalve. Non è arrivata risposta definitiva sull’imminente stagione invernale, ma è evidente che la riapertura degli impianti è sempre più lontana. In attesa del via libera della conferenza dei servizi e del bando per la direzione lavori, i tempi per l’installazione della nuova ovovia che andrà a sostituire la storica Carbonera-Polzone sono ormai troppo stretti. E un possibile piano B, con il ripristino della vecchia seggiovia smantellata e depositata nel parcheggio antistante gli impianti, richiederebbe un ulteriore esborso di 500 mila euro e almeno un mese di lavori. In più, causa il rincaro energetico, i costi di gestione potrebbero non essere più sostenibili. Preoccupate le scuole sci per le ripercussioni di un anno di chiusura, anche se l’amministrazione comunale ha garantito che si attiverà per far sentire in concreto la propria vicinanza. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste al sindaco e presidente della Comunità Montana Gabriele Bettineschi e al rappresentante di RS Impianti Alessandro Bettineschi.