Non ce l'ha fatta Emilio Castelletti, il falegname 57enne di Clusone, grande appassionato di scialpinismo, precipitato in un crepaccio sabato durante un'escursione. L'uomo è morto all'ospedale di Bergamo dove era stato trasportato in elisoccorso in stato di incoscienza. Castelletti era scivolato su un sentiero mentre faceva sci alpinismo nei pressi della Manina in territorio di Valbondione. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime: il 57enne era stato recuperato col verricello. La caduta in un crepaccio tra il Passo della Manina e il Monte Sasna. Castelletti è precipitato per una cinquantina di metri, un incidente che gli ha provocato un gravissimo trauma cranico e altre ferite importanti. I medici del papa Giovanni hanno anche tentato un disperato intervento chirurgico, ma l'uomo non si è mai risvegliato. Secondo il racconto di un testimone che ha assistito alla scena, il 57enne stava per attraversare un ponticello di neve che collega i due bordi di un crepaccio, profondo diversi metri, ma si era fermato un po' prima di impegnare quel passaggio obbligato: ha perso l' equilibrio, è scivolato ed è caduto a capofitto nel crepaccio per una cinquantina di metri. Non era protetto dal casco e la caduta gli ha procurato un gravissimo trauma cranico. Emilio Castelletti, originario di Clusone ma residente a Rovetta, artigiano falegname nel settore delle pavimentazioni e dei rivestimenti in legno, sposato e padre di un figlio, era ben conosciuto nell'ambiente del Cai per la sua passione per l' escursionismo e lo scialpinismo. La famiglia ha deciso di donare gli organi.
Non ce l'ha fatta Emilio Castelletti, il falegname 57enne di Clusone, grande appassionato di scialpinismo, precipitato in un crepaccio sabato durante un'escursione. L'uomo è morto all'ospedale di Bergamo dove era stato trasportato in elisoccorso in stato di incoscienza. Castelletti era scivolato su un sentiero mentre faceva sci alpinismo nei pressi della Manina in territorio di Valbondione. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime: il 57enne era stato recuperato col verricello. La caduta in un crepaccio tra il Passo della Manina e il Monte Sasna. Castelletti è precipitato per una cinquantina di metri, un incidente che gli ha provocato un gravissimo trauma cranico e altre ferite importanti. I medici del papa Giovanni hanno anche tentato un disperato intervento chirurgico, ma l'uomo non si è mai risvegliato. Secondo il racconto di un testimone che ha assistito alla scena, il 57enne stava per attraversare un ponticello di neve che collega i due bordi di un crepaccio, profondo diversi metri, ma si era fermato un po' prima di impegnare quel passaggio obbligato: ha perso l' equilibrio, è scivolato ed è caduto a capofitto nel crepaccio per una cinquantina di metri. Non era protetto dal casco e la caduta gli ha procurato un gravissimo trauma cranico. Emilio Castelletti, originario di Clusone ma residente a Rovetta, artigiano falegname nel settore delle pavimentazioni e dei rivestimenti in legno, sposato e padre di un figlio, era ben conosciuto nell'ambiente del Cai per la sua passione per l' escursionismo e lo scialpinismo. La famiglia ha deciso di donare gli organi.